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Ucciso l’attentatore di Berlino, Anis Amri: era stato fermato a Sesto

Anis Amri, l’attentatore di Berlino è stato ucciso a Sesto San Giovanni. La notizia è stata appresa poco fa, inizialmente non era stato reso noto chi fosse la vittima della sparatoria. Il terrorista aveva deciso di ripararsi in Italia, era arrivato da poco con un treno della Francia. Giovedì notte, intorno alle 3.00, una volante di polizia ha fermato l’uomo, chiedendogli i documenti.

Ucciso l'attentatore di Berlino, Anis Amri: fermato a Sesto

Dopo la richiesta degli agenti, l’uomo ha estratto una pistola e ha iniziato a sparare contro i poliziotti, ferendone uno alla spalla. La polizia ha subito fatto fuoco, uccidendo l’uomo. E’accaduto nei pressi della stazione di Sesto, in piazza I Maggio. Amri, prima di sparare, aveva urlato “Allah Akbar“. Da qui si è ritenuto che fosse legato al terrorismo internazionale.

Dai primi accertamenti delle impronte digitali, la Digos ha identificato Anis Amri come un latitante pesante, in seguito grazie ad un confronto con una fotografia, si è compreso che si trattasse dell’attentatore di Berlino. Una notizia che ha sconvolto tutta l’Italia. Il ministro degli Interni, Marco Minnitti, ha tenuto in mattinata una conferenza stampa.
L’attentatore della strage di Berlino, Anis Amri, ha cercato riparo in Italia, è arrivato a Sesto San Giovanni (Milano). Sceso da un treno che aveva preso in Francia è incappato in un controllo di polizia. Alle tre di notte due agenti gli anno chiesto i documenti, lui ha tirato fuori una pistola e ha cominciato a sparare. L’agente Cristian Movio è stato colpito e ora si trova in ospedale ma non è in pericolo di vita. Luca Scatà, il secondo poliziotto, è illeso. Hanno ucciso loro, reagendo, Amis Amri“.