Ci sono molte incognite sull’omicidio di Chiaia. L’ingegnere napoletano Vittorio Materazzo è stato ucciso a pochi passi dall’androne di casa in viale Maria Cristina di Savoia dove viveva con la sua famiglia.
Elena Grande, la moglie della vittima, ha raccontato, alla testata Il Mattino, di essersi accorta del caos dell’androne perché stava appena rientrando in casa. Una volta scesa la donna si è ritrovata di fronte una situazione scioccante: il marito era a terra, appena stato aggredito da chi, secondo la donna, lo avrebbe seguito o atteso all’interno del palazzo.
OMICIDIO VITTORIO MATERAZZO: LA VITTIMA CONOSCEVA L’ASSASSINO
Dal racconto della moglie di Materazzo emergono anche alcuni dettagli sui figli della coppia in quanto inizialmente si diceva che la vittima fosse stata trovata in quelle condizioni dal figlio, in realtà Elena racconta: “Per prendere un po’ di tempo le ho detto che Vittorio non si era sentito bene ed era andato ospedale, ma è stato inutile,mia figlia lo ha saputo leggendo Facebook. Mi ha mandato un link nel quale si leggeva tutto quello che era successo al padre. È stato terribile”. Poi la donna chiarisce il suo obiettivo ora che il marito non c’è più e si ritroverà da sola a crescere due bambini: “Garantire amore e serenità ai miei bambini, ai miei nipoti, a tutti i miei parenti. Quello che è successo merita rispetto: il nostro è un dolore enorme che ci accompagnerà tutta la vita e sul quale non tollereremo intrusioni, cattiverie e speculazioni di alcun genere“.