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Condannata la ‘paranza dei bimbi’: minacce e insulti in aula al pm Woodcock

Insulti e minacce ai magistrati mentre il giudice leggeva le condanne nei confronti della ‘paranza dei bambini’, il cartello criminale del centro storico di Napoli (Giuliano-Sibillo-Amirante-Brunetti) sgominato nel 2015 dalla magistratura e dalle forze dell’ordine dopo mesi di omicidi e terrore.

Napoli - Udienza del processo sulla compravendita dei Senatori. Imputati Walter Lavitola e Silvio Berlusconi. Nella foto: il PM Woodcock

 

E’ quanto accaduto oggi nell’aula bunker del carcere napoletano di Poggioreale. Il giudice dell’udienza preliminare, Paola Piccirillo, ha accolto le richieste avanzate dai pubblici ministeri della Dda di Napoli, Henry John Woodcock e Francesco De Falco, e ha inflitto quindici nuove condanne agli affiliati del feroce clan camorristico.

Pasquale ed Emanuele Sibillo. Quest'ultimo ucciso in un agguato
Pasquale ed Emanuele Sibillo. Quest’ultimo ucciso in un agguato

A Pasquale Sibillo, 25 anni, ritenuto il reggente del cartello criminale insieme al fratello Emanuele, assassinato a 20 anni nell’estate del 2015, sono stati inflitti 10 anni di reclusione per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.
Condannato anche il padre, Vincenzo, a 12 anni di carcere, e Alessandro Riccio, ritenuto elemento di spicco dei Sibillo, a cui è stato già comminato un ergastolo: a lui è stata inflitta una pena di 14 anni e 4 mesi di reclusione. Agli altri 12 imputati sono stati comminate condanne che vanno dai 6 ai 14 anni.

Durante la lettura delle condanne, dalle gabbie dell’aula bunker diversi imputati hanno minacciato e insultato i pm autori delle indagini. “Nessun peso ho dato alle frasi pronunciate nei miei confronti dagli imputati: si tratta di una comprensibile reazione di persone a cui sono state appena inflitte severe condanne”. Queste le parole del magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Henry John Woodcock.

Paranza dei bambini: arrestati gli eredi del clan Sibillo