I Carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno arrestato Alfonso Chierchia, esponente di spicco dell’omonimo clan. I militari hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli. Il clan Chierchia è alleato dei Gionta.
Chierchia è imputato per l’omicidio di Aurelio Venditto, avvenuto il 28 febbraio del 1999 a Torre Annunziata. Venditto faceva parte del clan dei “Bicchierini“, affiliato alla famiglia criminale dei Livelli – Vangone. Inoltre Chierchia è accusato anche del tentato omicidio di Natale Russo.
L’operazione dei Carabinieri
L’omicidio di Venditto, secondo gli inquirenti, è stato voluto dal clan Chierchia per vendicare l’uccisione di Patrizio Izzo, cognato dei fratelli Chierchia, a causa di alcuni contrasti relativi al traffico di droga.
Il delitto è stato eseguito dagli alleati del clan Birra, da Franco Sannino (nipote del boss Giovanni Birra) e da Salvatore Di Dato. Con loro ha collaborato anche Aldo Del Lavale che ha agevolato la fuga dei killer.
L’omicidio di Venditto è rientrato nella stretta alleanza tra il clan Chierchia ed il clan Birra-Iacomino. La sentenza di condanna e il blitz dei Carabinieri che ha permesso l’arresto di Chierchia, sono stati possibili grazie alle dichiarazioni di Sannino, pentito da febbraio scorso.