Il Grande Fratello Vip è uno dei reality più seguiti. La macchina mediatica intorno allo show in onda su Canale 5 è impressionante. La trasmissione muove un’enorme mole di notizie in tv, sui social e sulle riviste dedicate. Quest’anno per dare una svolta al format, all’interno della casa sono stati “rinchiusi” personaggi dello spettacolo e dello sport. I cosiddetti vip, e le polemiche non sono mancate.
L’ipocrisia è “nuda”
A movimentare l’andamento della trasmissione ci hanno pensato Clemente Russo e Stefano Bettarini. Il pugile e l’ex calciatore a causa di alcune loro conversazioni hanno scatenato una bufera. I racconti sulle storie private di Bettarini, delle sue relazioni amorose e del rapporto con la conduttrice ed ex moglie Simona Ventura, sono stati protagonisti indiscussi del famoso reality.
Sicuramente i commenti definiti sessisti e irrispettosi nei confronti delle donne non sono un comportamento giustificabile. Spiattellare in maniera esplicita, davanti a milioni di spettatori, i retroscena più intimi della propria vita, con il rischio di ledere l’immagine e la sensibilità di altre persone, è altrettanto un atteggiamento discutibile.
Tuttavia qual è il ruolo di un reality show? Lo scopo di queste trasmissioni non è, forse, mostrare al pubblico i suoi più normali comportamenti attraverso altre persone, comuni o famose? La risposta è si. In fondo Bettarini e Russo si sono comportati proprio come farebbero due normali amici in un bar, davanti ad una birra.
In questo modo il Grande Fratello Vip tira fuori tutto ciò che è ipocrita in ognuno di noi. Criticare fino allo stremo 10 persone che si chiudono in una casa affermando poi “Alla fine per la visibilità e un pò di soldi chi non lo farebbe“. Disinteressarsi alle dinamiche che si sviluppano all’interno della casa senza però poter resistere alla “droga dell’inciucio“, a quella irresistibile voglia di conoscere cosa ha fatto o detto, quello o quell’altra persona.
Poco importa se ciò che accade nella casa è già stabilito e costruito a tavolino, o se i comportamenti dei concorrenti sono spontanei e imprevisti. Quello che è certo è che a scandalizzare non dovrebbero essere questo tipo di situazioni.
Altrimenti meglio far partecipare 10 scrittori, intellettuali, filosofi, letterati, poeti. Ma poi in quanti seguirebbero la trasmissione? L’audience crollerebbe e se non ti vede nessuno, niente soldi e senza denaro addio trasmissione.