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Dove mangiare la pasta alla genovese a Napoli, 5 ristoranti imperdibili

Un piatto tipico della tradizione napoletana. Una ricetta molto amata a Napoli e che riempie le tavole delle famiglie, soprattutto di domenica. Parliamo della Pasta alla Genovese. Il nome non deve ingannare, perché nonostante questo buonissimo piatto si chiami “Genovese”, non c’entra nulla con la città ligure. Anzi rappresenta un’eccellenza tipicamente partenopea. La Genovese è una ricetta che nella preparazione richiede tempo, amore e dedizione. Per questo, forse, quando arriva sulle tavole napoletane, già dall’odore e dalla vista, incanta i palati partenopei.

Ecco le 5 migliori trattorie dove gustare un'eccellente genovese

La ricetta della genovese

La genovese napoletana è un ragù composto essenzialmente da cipolle stufate con l’aggiunta di bocconcini di carne che, grazie alla lenta e lunga cottura, risulteranno tenerissimi. Ma perché un piatto della tradizione nostrana si chiama “genovese” se non centra nulla con la bella Genova?. Forse l’etimologia deriva da un cognome molto in voga nel Regno di Napoli: Genovesi. Ma la teoria più accreditata vuole la genovese napoletana legata ad un monzù di Ginevra (Geneve, dunque Genovese), che inventò una variante della celebre zuppa di cipolle francese portandola a Napoli.

Ingredienti (per 6 persone):

  • 1 kg di carne di vitello (scamone o vitello)
  • 1,5  kg di cipolle campane
  • olio evo
  • 1 sedano
  • 1 carota
  • sale q.b.
  • 600 gr di ziti napoletani spezzati
  • formaggio grattugiato

LA RICETTA ORIGINALE NAPOLETANA

Ecco le 5 migliori trattorie dove gustare un'eccellente genovese

Le 5 migliori trattorie di Napoli dove gustare un’ottima genovese (in ordine alfabetico):

Buongustaio

Taverna situata a ridosso di via Toledo, zona Pignasecca – Montesanto, il Buongustaio ha, tra le altre, proprio un’eccellenza che caratterizza il suo menù: la genovese. Quest’ultimo è il piatto più ricercato e consigliato. Insomma una vera specialità della casa. Una ricetta saporita e pregna della tradizione napoletana. La trattoria si trova a Via Basilio Puoti 8. È possibile contattarla per qualunque informazione a questo numero: 081 551 2626.

Da Gigino mangia e bevi

Per trovare questa trattoria bisogna esplorare i vicoli del centro storico, in particolare via Sedile di Porto 82, alle spalle di via Mezzocannone (081.5529546). Gigino ha riconvertito l’attività del papà Salvatore in una trattoria di cucina tipica. L’insegna dal 1965 recitava “Vini, Oli e Cibi Cotti” come testimoniano le foto d’epoca che, a richiesta, vengono estratte dai cassetti del vecchio bancone e mostrate con orgoglio. Cucina casalinga, verace e, soprattutto, “espresso” come si diceva una volta. Se ci andate non fatevi spaventare dalla fila, è un ottimo segnale per la bontà del cibo e poi il servizio è molto rapido: non attenderete più di 10 minuti.

La Mattonella

Trattoria che si trova nel cuore di Napoli, tra i Quartieri Spagnoli e il Monte di Dio (via Nicotera 13 – 081 416541). Una famiglia che da anni è dedita a rappresentare con la sua cucina, i migliori piatti della tradizione napoletana. Tra i primi, ovviamente segnaliamo la genovese. Il ragù è tirato al punto giusto e le cipolle sono di massima qualità. Come secondo ci sono la carne e le polpette al sugo: una vera delizia.

Mattozzi

Locale che ha fatto la storia di Chiaia, questa trattoria – pizzeria è molto famosa sia per le pizze che per la sua cucina. Quest’ultima è fedele alla tradizione napoletana e come ricetta principale ha proprio la genovese. Ogni anno, verso Natale, molte persone si recano apposta per gustare questo piatto, per poi “aiutare la digestione” con una bella passeggiata tra le strade del quartiere del centro di Napoli. Mattozzi si trova in via Filangieri 16, tel. 081 416378.

Scugnizzi

Se la vita dello scugnizzo, tra fame e miseria, era piuttosto complicata, la nascita della parola “scugnizzo” è altrettanto complessa. Il termine Scugnizzo deriva dal verbo “scugnare” cioè scalfire. Quello che andava scalfito era lo strummolo: una rudimentale trottola di legno dotata di una punta di ferro, il perno sul quale la trottola, abilmente manovrata, girava. Ecco lo “sfizio” degli scugnizzi. Da qui prende il nome di questa trattoria situata nel cuore del Vomero (Via Luigi Caldieri, 081 0403392). Una cucina senza fronzoli che cattura il palato dei clienti, per accompagnarli in un viaggio che porta direttamente ai sapori e profumi di una volta. Profumi che si annusavano nei vicoli di Napoli.