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Il calciomercato è finito: ecco come è stato quello del Napoli

Il calciomercato è concluso. Il momento più atteso e che ha tenuto in suspense i tifosi, è terminato. Il bilancio del Napoli non è negativo ma nemmeno esaltante. Aurelio De Laurentiis aveva a disposizione un’ottimo “bottino” da investire per rinforzare la squadra. Infatti, oltre ai 94 milioni incassati per la cessione di Gonzalo Higuain alla Juventus, il club napoletano ha potuto contare sulla somma ricevuta per aver raggiunto il secondo posto in campionato, con conseguente qualificazione diretta in Champions League. Inoltre grazie all’eliminazione della Roma ai preliminari della massima competizione continentale, il presidente azzurro ha ottenuto un ulteriore bonus economico. Adl ha speso 115 milioni di euro acquistando 7 giocatori. Ne sono stati venduti 20.

Il lavoro migliore per completare la squadra è stato fatto per il centrocampo: Piotr Zielinsky, Marko Rog e Amadou Diawara completano un reparto che in passato ha faticato molto. Infatti non c’erano i ricambi giusti per i tre titolari. La difesa accoglie Nikola Maksimovic, dopo una lunga ed estenuante trattativa con il Torino. Restano diverse situazioni in sospeso, una su tutte: il rinnovo di Kalidou Koulibaly. L’attacco, orfano del Pipita, ha probabilmente trovato un degno e giovane sostituto. Arek Milik, ancora acerbo per il gioco di Maurizio Sarri, potrebbe diventare un giocatore importante.

Il calciomercato è finito: ecco come è stato quello del Napoli

La difesa

Da sempre il punto debole del Napoli. Il reparto arretrato necessita di almeno due acquisti di valore. Primo, Un esterno che dia fiato a uno tra Elseid Hysaj e Faouzi GhoulamChristian Maggio e Ivan Strinic non sono due alternative che possono garantire una certa qualità. Secondo, un centrale forte che possa alternarsi con Albiol e Koulibaly. Quest’anno non è arrivato il terzino ma la difesa ha guadagnato le prestazioni di Nikola Maksimovic. Il serbo è stato acquistato per una cifra che si aggira intorno ai 25 milioni di euro. L’affare è stato concluso con il Torino, alla fine di una storia che ha avuto una sceneggiatura degna di una fiction. Mistero invece la vicenda legata a Lorenzo Tonelli. L’ex Empoli è arrivato al Napoli per poi infortunarsi gravemente al ginocchio. Le sue condizioni sono ancora poco chiare.

Restano alcune questioni in sospeso. Una su tutte il rinnovo di Koulibaly. Il senegalese avrebbe voluto la cessione. Il Napoli lo ha trattenuto. In cambio dovrebbe arrivare l’ufficialità del rinnovo di contratto che includerebbe una clausola per la cessione (valida solo per l’estero) e un aumento dell’ingaggio. Inoltre anche Albiol andrà via alla fine della stagione. Per motivi familiari lo spagnolo tornerà a Valencia svincolandosi, visto che ha contratto in scadenza e non rinnoverà. Infine un appunto per il ruolo di portiere. Pepe Reina è nei cuori di qualsiasi tifoso azzurro. Tuttavia sarebbe opportuno che la società individui un erede del numero 1, da far crescere alle sue spalle, per poi poterci contare nel prossimo futuro.

Il calciomercato è finito: ecco come è stato quello del Napoli
Foto da liberopensiero.eu

Il centrocampo

È il reparto maggiormente rinforzato. Probabilmente quello del Napoli è uno dei migliori centrocampi della Serie A. Il presidente azzurro ha investito, per la zona centrale del campo, circa 50 milioni di euro. Al capitano Marek Hamsik, alle geometrie di Jorginho, all’agonismo di Allan, si uniscono la freschezza e la qualità di Zielinsky, Rog e Diawara. Maurizio Sarri ha a disposizione dei calciatori che gli consentiranno di avere più flessibilità nei ruoli, più ricambi e numerose soluzioni tattiche. Rispetto alla scorsa stagione il reparto guadagna in qualità e quantità.

Un altro colpo di De Laurentiis è stato Emanuele Giaccherini. L’ex della Juventus è arrivato in azzurro dopo aver disputato un ottimo europeo. Il centrocampista può ricoprire diversi ruoli. Anche lui, però, come Tonelli, ad inizio stagione ha subito un infortunio (meno grave rispetto a quello del difensore) e, quindi, è ancora in fase di recupero. Per questo motivo Sarri potrà contare su di lui tra qualche settimana.

Il calciomercato è finito: ecco come è stato quello del Napoli

L’attacco

Qui inizia la storia nella storia, anzi le storie. La prima è quella di Core n’Grato Higuain. Il Pipita gioca nella Juventus. La sua cessione ha scatenato un delirio misto di delusione e rabbia. Il tradimento ha gelato i tifosi azzurri. La partenza dell’argentino ha anche innescato diversi malumori nei confronti della società. Tuttavia la sua cessione ha consentito al Napoli di incassare una cifra record che gli ha permesso di muoversi meglio sul mercato (o almeno avrebbe dovuto). Al posto dell’attaccante è arrivato Arek Milik. Il giovane polacco ex Ajax arriva con un curriculum di tutto rispetto. Su di lui sono forti le attese e le prime apparizioni in maglia azzurra lasciano ben sperare.

La seconda storia riguarda un clamoroso ritorno che ha fatto sognare i tifosi partenopei. Quello di Edinson Cavani. Su questo capitolo si è scatenata una macchina della narrazione al pari di una spy story. Voci di mercato, scoop, esclusive. Il Matador che sente nostalgia di casa e dei figli, la madre che acquista una casa in Campania, il giocatore che si riavvicina alla moglie. Ne sono state raccontate di tutti i colori. Alla fine, come forse come tutti si aspettavano, Cavani è rimasto a Parigi. In bocca al lupo per la prossima stagione, magari ci affronteremo in Champions.

Crea un ombra bella grande sul mercato del Napoli, per il reparto offensivo, la questione di Manolo Gabbiadini. Il futuro di quest’ultimo è sempre stato incerto. Prima confermato, poi pronto alla cessione, infine a disposizione per essere una pedina di scambio. Invece Gabbiadini è rimasto, forse scontento e non felice dal trattamento ricevuto dal club. Tuttavia potrà rinfrancarsi con il rinnovo del contratto che gli garantirà il doppio dell’ingaggio, circa 3 milioni di euro a stagione. Noi ci auguriamo che possa riscattarsi e con Milik far nascere una coppia di attaccanti forte e decisiva.

Il calciomercato è finito: ecco come è stato quello del Napoli

Pe’ n’acino ‘e sale se perde ‘a menesta?

Il voto che diamo al calciomercato del Napoli è 7. Insieme a Juventus e Inter, il club azzurro è quello che ha investito di più. Tuttavia la squadra è attrezzata per vincere lo scudetto e disputare un’ottima Champions? È evidente che la risposta è negativa. Tutti noi tifosi ci auguriamo ovviamente il contrario. Ma il livello della Juventus è ancora troppo superiore e alcuni aspetti legati alla società intesa come organizzazione, emersi durante questa finestra di mercato, evidenziano molti limiti del club guidato da De Laurentiis.

La difesa resta ancora un reparto da rinforzare con un pensiero rivolto ad un futuro portiere. Senza considerare le posizioni contrattuali da chiarire per i nostri centrali titolari: Albiol e Koulibaly. E se il centrocampo lo si può considerare completo, l’attacco merita un’analisi differente. Milik è indubbiamente un ottimo acquisto. Ma la sua presenza e quella del mistero Gabbiadini bastano per disporre di una coppia offensiva di qualità? Manolo ha ricevuto, almeno dal punto di vista di quello che è stato comunicato e percepito, un pessimo trattamento. La sua permanenza a Napoli è in dubbio da tempo. Durante il calciomercato, una settimana era alla porta e quella successiva era seduto a firmare il rinnovo. La sua situazione va chiarita al più presto e Sarri, nel frattempo, deve trovare una soluzione che riguardi il miglior inserimento dell’attaccante all’interno dei suoi meccanismi di gioco.

Infine restano irrisolte altre due questioni. La prima è quella relativa alle strutture: centro sportivo e stadio. Non si intravede per entrambi nessun progetto all’orizzonte, dopo ben 12 anni di presidenza De Laurentiis. La seconda riguarda l’assetto organizzativo e societario del club. Un grande problema del Napoli è stato quello rappresentato da deficit che concerne la comunicazione. Tra voci, procuratori e mosse sbagliate, il club ha annaspato in un mare di difficoltà rispetto le quali ha fatto poco per provare a superarle. La Juventus, prima di entrare nel clou del calciomercato, ha acquistato Dani Alves, Miralem Pjanic e Higuain per poi cedere Paoul Pogba. Invece il Napoli in 30 giorni ha combattuto per: la cessione last minute di Higuan; il caso Maksimovic, il caso Cavani; la trattativa con Wanda Nara per Mauro Icardi; i contrasti con la tifoseria e i biglietti per le curve a 40€; la decisione di rendere all’ultimo momento gratis l’ingresso allo stadio San Paolo in occasione della festa per i 90 anni del club; la polemica con l’ordine dei giornalisti. Non è possibile che una società ambiziosa, virtuosa dal punto di vista del bilancio e che lotta ai vertici del calcio europeo, sia povera di professionalità. Bisognerebbe investire anche in risorse umane dal profilo altamente qualificato.

Si deve essere contenti e ottimisti ma non soddisfatti. Negli anni si sarebbero potuti fare diversi investimenti che avrebbero dato la possibilità al Napoli di fare il fatidico salto di qualità. Pur consapevoli di non avere i mezzi di Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. Ma ogni critica viene mossa per il bene della squadra. È vero, il tifoso è quello che ama la maglia al di la del risultato. Ma è ancora più vero che farebbe di tutto affinché il proprio amore possa ottenere il meglio, soprattutto se ciò è possibile. Per questo urleremo sempre “Forza Napoli!” con la convinzione e l’aspirazione di non restare l’eterna incompiuta.

Gli acquisti, le cessioni e la rosa attuale

Pe' n'acino 'e sale se perde 'a menesta
Immagine da Tuttonapoli.net