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Terremoto in centro Italia: arriva l’allarme, nessuna zona è al sicuro

Il terremoto in centro Italia verificatosi questa notte ha messo in allarme l’intero Paese. Alle 3.36 del mattino una scossa di magnitudo 6.0 ha raso al suolo due paesi: Amatrice e la frazione di Pescara del Tronto. E mentre si continuano a contare le vittime e a cercare i dispersi, arrivano gli allarmi di due esperti sismologi.

Terremoto in centro Italia: arriva l'allarme, nessuna zona è al sicuro

Secondo Enzo Boschi, importante sismologo e geofisico, tra i più esperti in Europa sui temi riguardanti gli eventi sismici, bisogna fare molta attenzione, perché potrebbe verificarsi un’altra scossa forte nella stessa zona del terremoto in centro Italia. “Bisogna fare grande attenzione nelle prossime ore e giorni perchè in queste zone spesso avvengono forti “scosse a coppie”, cioè si ripete una seconda scossa forte nella stessa zona e uguale alla prima“.

Un’allarme a cui bisognerebbe prestare attenzione, perché come ha spiegato Boschi, un evento simile si verificò in Emilia Romagna, dove dopo la prima scossa forte, ce ne fu un’altra a distanza di giorni e un maggior numero di vittime si registrò nel secondo episodio: “A fronte di questo alto rischio, non bisogna entrare negli edifici che sono rimasti in piedi oggi prima di un attento controllo di tecnici e esperti della Protezione Civile“.

Il terremoto nel centro Italia ha già provocato numerose vittime, il bilancio per ora è di 38 morti. Preoccupano anche le parole del sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Warner Mazzocchi, secondo cui nessuna zona d’Italia è sicura, poiché ad alto rischio sismico. Come si legge dal quotidiano La Repubblica, ha detto: “L’Italia è tutta ad alto rischio sismico, non esistono zone veramente sicure per questo è necessario costruire bene“.

Mazzocchi ha spiegato che nel nostro Paese ci sono molti edifici costruiti in un periodo in cui non si conoscevano le norme antisismiche. Per questo motivo è necessario un pronto intervento di messa in sicurezza, proprio di quelle costruzioni che potrebbero non reggere forti scosse di terremoto: “Abbiamo moltissime costruzioni storiche fatte in momenti in cui non si conoscevano le norme antisismiche, ma non c’è scelta: dobbiamo adeguarle“.