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I tedeschi a Napoli per conoscere i nostri “rioni” grazie a Elena Ferrante

In questi giorni la televisione nazionale tedesca (la ZDF Tv) è arrivata a Napoli con i suoi cameramen e con la giornalista Luzia Braun e si è messa a girare incuriosita; se vi state chiedendo il motivo di tutto questo interesse per i vicoli e le strade della nostra città da parte della Germania ve lo diciamo subito: è colpa di Elena Ferrante!

Ma chi è Elena Ferrante? Bella domanda. Nessuno lo sa. Ma tutti la conoscono e la amano, dalla first lady Michelle Obama all’attore James Franco. Ed è napoletana, o meglio, di sicuro sa parlare di Napoli come pochi al mondo.

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Parliamo dell’autrice della famosissima saga de “L’amica geniale”, una serie di cinque libri che narrano la vita di due migliori amiche/nemiche (Lila e Lenù, due bambine che crescono nel clima del dopoguerra a Napoli, ed insieme crescono, mutano insieme alla città con le sue dinamiche, i suoi problemi, i suoi “rioni” e le sue bellezza). Il suo nome è solo uno pseudonimo. Nonostante si siano fatte numerose ipotesi sul suo conto (da Goffredo Fofi a Domenico Starnone, da sua moglie Anita Raja alla storica Marcella Marmo) nessuno ha ancora capito chi è. Un bel mistero che, unito al fascino della storia delle due protagoniste, l’ha resa un vero e proprio fenomeno internazionale.

Dopo esser stati tradotta in inglese, ora è il turno della versione tedesca, che è arrivata oggi 26 agosto nelle librerie e ha già fatto impazzire tutti: si chiama la “Der Neapolitanischen Saga”, la ‘saga napoletana’, ed è riuscita a far conoscere molti lati di napoli che non molti stranieri si aspettano: “Siamo andati a Port’Alba, percorso le vie del centro storico, risalito la Pignasecca, poi Piazza de’ Martiri, dove nel romanzo c’è il negozio di scarpe che rende concreto il disegno realizzato da Lila – ha spiegato la giornalista tedesca a La Repubblica – guidati dall’“Amica geniale” abbiamo potuto riconoscere Napoli come città- cosmo, dove trovi quello che non esiste da nessun’altra parte. Il suo vero volto, le anime contraddittorie e affascinanti, che superano lo stereotipo e qualsiasi retorica, perché l’energia, l’umore della città è davvero forte, autentico”.

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