Nella giornata di mercoledì arriveranno i commissari della Uefa a fare un sopralluogo allo stadio San Paolo. Il problema sorge nel momento in cui le condizioni della struttura sportiva non rispettano le norme previste per le competizioni internazionali. Il Napoli quest’anno disputerà la Champions League, ma il “tempio” di Fuorigrotta non è all’altezza della grande competizione.
Questo accade, perché non ci sono i fondi per il restyling necessario a rendere a norma la struttura. Mancano i soldi per i lavori. Il quotidiano Il Mattino, nei giorni precedenti aveva spiegato che i 25 milioni di euro da destinare agli interventi per il San Paolo, dovrebbero essere prestati dal Credito Sportivo al Comune di Napoli. Il prestito, però, non può essere sbloccato, finché non è approvato il bilancio dell’amministrazione ricevente.
Senza fondi, niente lavori e quindi, niente Champions. È questa l’ipotesi che si paventa negli ultimi giorni. L’Assessore allo Sport, Ciro Borriello, è intervenuto sulla questione, spiegando che il bilancio sarà approvato nei prossimi giorni e, dunque, non c’è nessun problema: i lavori allo stadio San Paolo si faranno. Intanto la Società Sportiva Calcio Napoli ha già preparato il Piano B, nel caso in cui il restyling dello stadio fallisse. La competizione internazionale si disputerà a Palermo.
Un’ipotesi che, chiaramente, non piace ai tifosi. L’idea di giocare la Champions lontano da Napoli non piace a nessuno, nemmeno alla società che, oltre una perdita economica, sa bene che l’atmosfera sarebbe completamente diversa. La SSCN, però, ha detto che non c’è nulla da temere. Ha spiegato che si tratta di un sopralluogo normale, di cui non bisogna aver paura, i commissari Uefa sarebbero venuti per visionare solo tutte le strutture del Calcio Napoli.
I lavori dello stadio San Paolo sono diventati una vera e propria questione, che va avanti da tempo. Società e Comune di Napoli, dopo innumerevoli trattative e incontri tra Luigi De Magistris e Aurelio De Laurentiis, non sono ancora riusciti a trovare un accordo. E adesso il destino della struttura di Fuorigrotta è nelle mani del Credito Sportivo.