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Intervista al consigliere comunale Stanislao Lanzotti

Stanislao Lanzotti è stato rieletto al Consiglio Comunale di Napoli. Dopo la prima esperienza ha scelto di ricandidarsi per continuare il lavoro iniziato. Presentatosi con Forza Italia, è stato uno dei consiglieri che ha ricevuto più voti in queste ultime elezioni.

Intervista al consigliere comunale Stanislao Lanzotti

Lei fa parte dell’opposizione, come strutturerete il vostro lavoro in Consiglio Comunale?
“Noi faremo opposizione con un atteggiamento di apertura verso le esigenze dei cittadini. Laddove dovesse servire un dialogo nell’interesse dei cittadini, saremo pronti a farlo. Napoli ha bisogno di una spinta per migliorare la situazione delle periferie, le prospettive del lavoro. Abbiamo il dovere di fornire il nostro supporto. Dove vedremo alcune patologie dei cinque anni passati, non esiteremo a dire la nostra, come abbiamo già fatto precedentemente. La scarsissima mediaticità dell’opposizione al Consiglio Comunale, con l’enorme copertura del sindaco De Magistris, ha fatto sì che fosse offuscato il nostro impegno. Quello che viene fuori è che l’opposizione non è stata fatta, questo non è vero”.

Il vostro candidato Gianni Lettieri è stato molto criticato. Perché secondo lei ha perso di nuovo contro De Magistris? Cosa non è riuscito a fare?
“Bisogna vedere due aspetti, uno all’interno del partito e uno che riguarda più in generale Napoli. Il centrodestra in questo momento storico non era competitivo, con Gianni lo siamo diventati, arrivando al ballottaggio. Questa è una nota di merito del centrodestra. Però non basta, noi abbiamo preso 90.000 voti e non sono bastati. Vuol dire che non abbiamo sfondato nell’immaginario comune collettivo. La comunicazione di Gianni Lettieri non faceva sognare i cittadini, io avrei parlato di programmi. Conosco Napoli, ho sempre preso voti ovunque in città. Anche Gianni avrebbe potuto far sognare i napoletani, invece, ha puntato troppo il messaggio su di sé. Lettieri dettava un interesse e i voti lo dimostrano, ma questo non basta. Caldoro dice una frase: “quando allo stadio ci sono due curve la A e la B, vince chi fa più chiasso”. Questo mi fa pensare alla disputa elettorale a cui abbiamo assistito. De Magistris ha vinto perché ha portato i suoi tifosi a votare. Io nei prossimi 5 anni voglio contribuire a costruire un percorso fatto di uomini e di idee per governare questa città. Tra un anno e mezzo si voterà per le politiche e io voglio arrivare con una proposta per la nostra città concreta”.

Come consigliere comunale quali sono i primi aspetti su cui si focalizzerà?
“Non ho mai sospeso la mia attività. Prima di insediarmi, ad esempio, ho protocollato un’interrogazione sulla sicurezza dei lavori della metropolitana, nello specifico sul cantiere di Piazza Santa Maria degli Angeli. Il lavoro del consigliere è quello anche di vigilare e di essere un sostegno per la comunità. Il mio interesse principale è sulle periferie, vigilerò su due cose in particolare: sugli impianti del riciclo integrale dei rifiuti e controllerò il territorio di San Pietro a Patierno, non vorrei che qui si facesse un lavoro diverso, perché assieme a Posillipo è un quartiere che non ha premiato De Magistris. Non ho apprezzato il piano di riduzione dei trasporti pubblici per i mesi estivi. Perché il C21 di via Petrarca è sospeso il mese d’agosto, come tanti altri bus a Pianura, Ponticelli e molti altri quartieri? Voglio tutelare le minoranze, questo è il mio interesse”. 

De Magistris sembra si sia finalmente aperto alla possibilità di un incontro con Renzi per la questione Bagnoli, come commenta?
“Il sindaco poteva essere più serio anche prima, come mai quest’apertura c’è stata dopo la campagna elettorale? Ai napoletani, spesso, piace farsi raccontare una favola, un sindaco in carica non può dire quello che ha detto contro Renzi. Mi auguro che il nostro sindaco lavori bene, ma soprattutto che non dica più sciocchezze, io sono per una politica non urlata, non proclamata”. 

È stata criticata la scelta del Comune di Napoli di offrire a Dolce & Gabbana l’occupazione del suolo pubblico, lei che ne pensa?
“Sono d’accordo con la scelta dell’amministrazione. Credo che l’evento nel rapporto costi benefici per la nostra città sia stato positivo. Se commettiamo l’errore di dire che tutto quello che viene fatto in città sia sbagliato, perdiamo di credibilità. Credo che l’evento D&G a Napoli sia stata una grande opportunità. Io ho molta simpatia per la Clemente, ma sono considerato il suo nemico giurato, perché, nella questione della movida di Chiaia, lei è la paladina dei baretti ed io dei residenti. Vorrei superare queste cose, ci deve essere una maggiore collaborazione nella ricerca di soluzioni”.