Il primario va in pensione e l’ospedale Cardarelli di napoli chiude il reparto di terapia del dolore. L’unico reparto in tutta la Campania dotato di strutture idonee ad aiutare malati terminali vedrà la fine a breve.
Vincenzo Montrone, anestesista e terapeuta del dolore, secondo quanto riporta il quotidiano la Repubblica, sostiene, dopo la petizione partita su change.org:
“Sono deluso, amareggiato, vedo l’immensa miopia della politica, il clientelismo – si legge nel documento – e adesso vedo svanire il sogno per cui 40 anni fa, da pioniere, mi battevo per far nascere questa disciplina”.
Sempre Montrone fa delle dichiarazioni su come potrebbe essere il futuro dei malati terminali dal momento che verrà chiuso il reparto del dolore:
“Tutti i malati che arriveranno in fase terminale e ricoverati nelle varie divisioni, saranno inviati, come accadeva molti anni fa, nel dipartimento di emergenza (rianimazione, terapia intensiva, medicina di urgenza) determinando ricoveri impropri e una morte priva di umanità. Tra le conseguenze negative anche il fatto che questi ricoveri sottrarranno posti letto, negando a loro volta una speranza di salvezza ad altri pazienti. Se non sottoponendosi ai vergognosi trasferimenti in elicottero”.
L’unico reparto in Campania e il primo ad aprire nel centro sud, come spiega Montrone, ha anche permesso di risparmiare 4 milioni e 800 mila euro l’anno:
“Prima dell’attivazione dei posti letto, il costo per malati oncologici terminali era lievitato dai quasi quattro milioni del 2005 ai sei e mezzo del 2009. In seguito, siamo scesi a un milione e 700 mila nel 2012”.