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Antonio Iovine confessa: “Il pollo dei Casalesi alle mense delle scuole”

Antonio Iovine, uno dei principali boss del Clan dei Casalesi, in un lungo interrogatorio durato due ore, ha parlato del suo ruolo riguardante l’amministrazione di un comune dell’Agro aversano: Villa di Briano, travolta al centro di un’inchiesta della Dda la scorsa estate.

antonio iovine processo villa di briano

La testimonianza di Antonio Iovine è servita ai fini del processo di Nicola Magliuolo, fratello dell’ex sindaco di Villa di Briano, e Benito Lanza, punto di riferimento tra il clan e l’amministrazione. Il processo vede i due imputati colpevoli per aver favorito aziende vicino alla famiglia Iovine. Ciò che emerge dalle parole dell’ex boss dei Casalesi, secondo quanto riporta il quotidiano il Mattino, è davvero sconvolgente:

“Lanza, in passato, aveva una polleria ed era il fornitore di fiducia dell’Anav (consorzio che ha gestito per anni le mense delle scuole casertane). Anav era l’acronimo dei nomi di battesimo di noi soci fondatori del consorzio: Antonio, cioè io, Nicola, vale a dire Nicola Coppola, Antonio, ossia Antonio Cerullo, e Vincenzo Della Volpe”.

Durante il processo, che si sta tenendo a Santa Maria Capua Vetere dinanzi alla prima sezione penale, collegio C, presieduto da Giampaolo Guglielmo, Antonio Iovine ha continuato la sua testimonianza raccontando di aver avuto rapporti con il cugino di Lanza che si occupava di altri due comuni: Frignano e Casaluce e anche con l’ex sindaco Magliulo specificando che i due imputati gli avevano detto di poter stare tranquillo perché anche il prossimo sindaco gli avrebbe concesso delle “agevolazioni”. Infine il collaboratore di giustizia ha dichiarato di aver avuto anche rapporti con l’ex capo dell’Utc (Ufficio Tecnico Comunale):

il dirigente comunale ci consentiva di vincere gare e così fu anche per degli appalti per la rete idrica che lui fece sì che venissero aggiudicati a un imprenditore vicino a Nicola Schiavone“.