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Storia della prima ferrovia in Italia costruita a Napoli

Napoli è la città indiscussa dei primati. Siamo arrivati primi su parecchie cose. È nostro il primo teatro lirico più antico d’Europa (il San Carlo). Nostro è il primo osservatorio astronomico (quello di Capodimonte), il primo orto botanico, il primo albergo dei poveri. Non tutti sanno, però, che anche sul versante trasporto pubblico, oggi tanto denigrato in città, Napoli arrivà prima di tutti in italia.

La prima ferrovia in Italia fu costruita proprio qui nel 1839 e serviva la tratta Napoli Portici. Un tragitto breve,certo, ma bisogna pensare che in tutto il resto ella penisola non esisteva traccia di binari.

Tutto nacque dall’idea di un ingegnere francese, Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie che contattò il re napoletano Ferdinando II di Borbone per proporre un progetto a suo dire molto innovativo: cotruire la prima rete ferroviaria d’Italia. L’ingegnere avrebbe costruito tutto a sue spese a patto di ricevere la gestione dei treni per i successivi 99 anni.

Il re, incuriosito e affascinanto dalle innovazioni tecnologiche, accnestì subito ai lavori. inizialmente la ferrovia doveva coprire la tratta Napoli – Nocera fino ad arrivare a Castellammare. I lavori però si rivelarono molto più ardui di quel che si credeva e del progetto iniziale, che prevedeva tra l’altro due binari, si riuscì a costruire un solo binario che arrivava dalla capitale del regno fino alla vicina Portici.

Napoli-Portici, la prima ferrovia in Italia ad opera dei Borbone

L’inaugurazione avvenne il 3 ottobre 1839 alla presenza del re che pronunciò solenni parole: “Questo cammino ferrato gioverà senza dubbio al commercio e considerando come tale nuova strada debba riuscire di utilità al mio popolo, assai più godo nel mio pensiero che, terminati i lavori fino a Nocera e Castellammare, io possa vederli tosto proseguiti per Avellino fino al lido del Mare Adriatico

Fu così che Napoli conquistò l’ennesimo primato d’Italia.