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Arriva la condanna per l’uomo che ferì il poliziotto a Fuorigrotta

Arriva la condanna per Raffaele Rende, il 27enne accusato di aver sparato al poliziotto della Squadra Mobile Nicola Barbato lo scorso 24 settembre 2015. L’episodio avvenne all’esterno del negozio di giocattoli di Fuorigrotta, in via Leopardi.

Nicola Barbato e il collega Tuccillo si trovavano lì sotto copertura per un caso di estorsione al negozio di Fuorigrotta. Partì l’alt ai malviventi da parte dei due poliziotti e in poco tempo la situazione si tramutò in una sparatoria, in una scena quasi folle in cui Barbato fu colpito da un proiettile al collo e uno alla spalla. Subito la corsa in ospedale e in seguito interventi e mesi di riabilitazione sono stati necessari per ripristinare le condizioni di salute del poliziotto ferito.

Raffaele Rende invece fu rintracciato in un un appartamento di San Giovanni a Teduccio dopo due giorni di caccia all’uomo. Per lui oggi il pubblico ministero Antimafia Maurizio De Marco ha chiesto 16 anni di carcere. Insieme a Rende quella sera c’era un altro uomo: Roberto Gerard, anche lui 27enne.

Gli imputati si sono offerti di risarcire le vittime con un assegno da 2500 euro per entrambe, ma gli agenti hanno rifiutato l’offerta e si sono resi parte civile durante il processo. Gli avvocati dei poliziotti e l’Avvocatura dello Stato hanno richiesto un risarcimento del danno da stabilire in sede civile.

Tra un mese ci sarà la sentenza in quanto l’avvocato difensore di Rende e Gerard ha ricostruito in maniera diversa la vicenda sostenendo che Rende avrebbe sparato durante la fuga in quanto i poliziotti erano in borghese e in possesso di arma da fuoco, dunque non riconoscibili e sarebbero potuti essere due malavitosi.