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Sequestro di cozze nel napoletano: rischio epatite e salmonella

Maxi sequestro di cozze nel napoletano. I carabinieri del Nucleo Navale di napoli, insieme al C.R.I.S.Sa.P. (centro Riferimento Regionale Sicurezza Sanitaria del Pescato) e unità subacquee, hanno portato via 14 tonnellate di cozze abusive.

Sequestro di cozze: rischio elevato di gravi malattie

Le forze dell’ordine hanno trovato nel Golfo di Pozzuoli, di fronte al pontile dell’ex Italsider, un intero campo di mitili abusivi che galleggiavano non completamente sommersi, in modo che fossero tenuti nascosti. Le cozze in questione, secondo le analisi, contenevano metalli pesanti quali mercurio, cadmio e piombo e batteri capaci di provocare malattie gravi come epatite A e salmonella.

Pronti ad essere portati sulle tavole dei napoletani i molluschi sono stati recuperati, portati a largo e distrutti mediante affondamento per evitare il disastro, in grave pericolo infatti sarebbe stata la salute pubblica se fossero stati venduti ai consumatori.

Già da tempo i carabinieri erano intenti a perlustrare quel tratto di costa. Un giro di decine di migliaia di euro ruotava intorno alla vendita illegale dei mitili che avveniva non solo nel capoluogo campano, ma in tutte le province circostanti.