Vincenzo Montella, allenatore della Sampdoria di origini campane, sogna un giorno di allenare il Napoli. La squadra si è guadagnata, dopo un brillante campionato, l’ingresso diretto in Champions League e quindi diventarne il tecnico sarebbe un desiderio di molti. Si attendono le conferme del contratto di mister Sarri e nel frattempo si diffondono voci su un presunto cambio di panchina.
Montella è stato presente al Centro Commerciale “La Cartiera“ di Pompei per il Premio Amalfi che gli è stato consegnato dal sindaco della cittadina Daniele Milano. Sul Mattino le dichiarazioni del tecnico campano, originario di castello di Cisterna: “Un premio che mi riempie di orgoglio. Sono qui insieme ai miei conterranei e per questo è ancora più piacevole“.
Ad oggi la Sampdoria, attraverso il presidente Massimo Ferrero, ha confermato la presenza di Montella alla guida della squadra doriana. Continua il tecnico dei blucerchiati proferendo parole su un suo possibile futuro in casa azzurra:
“Ci sono stati tanti grandi attaccanti del mio territorio, Caccia, Di Natale. Prima si giocava per strada ed era più facile affinare la tecnica rispetto a quanto succede oggi. Ma restando nel proprio territorio si può perdere la concentrazione. Sono andato via a 12 anni per inseguire un sogno ed Empoli rappresentava così come oggi una eccellenza. In Campania mancano le strutture. Credo sia questo il motivo principale per il quale si decide di andar via. Nessun rimpianto per non avere giocato nel Napoli, ma qualche sogno da allenatore ancora sì. Le voci su un mio arrivo a Napoli? Nel calcio quello che sembra certo spesso diventa incerto e viceversa. Non ci sono mai stati contatti diretti con il Napoli. Sono venuto a conoscenza, anche indirettamente, della stima che nutre De Laurentiis nei miei confronti. Mi fa molto piacere ma è finita lì. Questa stagione è stata eccellente per il Napoli. Non ha perso, ha fatto una grandissima stagione”
Parole di stima ed affetto quelle di Vincenzo Montella nei confronti del Napoli anche se solo un anno fa il tecnico si era rifiutato di allenare la squadra azzurra. L’allettante offerta del presidente Aurelio De Laurentiis di 3 anni+1 a 3 milioni più bonus ed aumenti stagionali era stata respinta fermamente. Dopo l’esonero dalla Fiorentina infatti il ct non era intenzionato a considerare alcuna offerta.