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Marco Pannella è morto: addio al leader storico del Partito Radicale

È morto qualche ora fa all’età di 86 anni Marco Pannella, fondatore e leader storico del Partito Radicale. Era ricoverato da mercoledì sera in una clinica privata di Roma. Da tempo era malato di cancro. In ospedale gli hanno fatto visita negli ultimi giorni tanti amici ed esponenti del mondo politico nazionale.

Marco Pannella ha legato il suo nome alle lotte condotte con il Partito Radicale. Sue le grandi battaglie sui referendum per il divorzio e per legalizzare la pratica dell’aborto. Pannella si è sempre attivato sul fronte della libertà e dei diritti civili contro ogni tipo di proibizionismo (in particolare su tematiche scientifiche e in merito alle droghe leggere). Anche in ambito internazionale: basta ricordare la lotta al fianco del popolo tibetano e uguro o la vittoria all’ONU per la moratoria sulla pena di morte. Ha continuato a fare politica fino alla fine. Negli ultimi anni si è fortemente battuto per migliorare le condizioni dei detenuti nelle carceri italiane e per promuovere l’approvazione alle Nazioni Unite del Diritto Umano e Universale alla Conoscenza. Da sempre lotta per abrogare il segreto di Stato e promuovere la visone federalista e laica degli Stati Uniti d’Europa.

Pannella era molto legato alla città di Napoli. Nel 1984 era stato consigliere del comune partenopeo. Inoltre nel capoluogo campano il leader radicale ha inaugurato la campagna referendaria per una Giustizia Giusta (ispirata a quella legata al famoso caso Tortora degli anni ’80) nel 2013 in Piazza del Plebiscito. L’anno scorso è inoltre emersa la notizia di un suo presunto figlio messo al mondo con una donna napoletana. Il politico dichiarò all’epoca di non aver mai voluto vedere il figlio per rispettare la decisione della madre.