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Aniello Mormile parla in aula dell’incidente in contromano

Aniello Mormile ha parlato dell’incidente avvenuto lo scorso 25 luglio. Quel giorno il dj di 29 anni, imboccò la tangenziale in contromano, percorrendo all’incirca 5 km all’altezza di Agnano, scontrandosi con un’altra auto. In quello scontro morì la sua fidanzata, Livia Barbato seduta sui sedili posteriori e il conducente dell’altra macchina, Aniello Miranda.

Il dj è accusato di duplice omicidio. Contro di lui c’è un video, ripreso dalle telecamere della tangenziale, in cui si vede l’automobile guidata da Aniello Mormile fermarsi per pochi istanti prima di cambiare direzione. Il dj ha parlato per la prima volta in aula. Come riporta il quotidiano La Repubblica, spiega che quella sera avrebbe avuto un vuoto, un vero blackout, aveva bevuto:

“Sì, ho bevuto. Sì, diversi drink, perché me li offrivano. Sì, lo so che da ubriachi non ci si mette al volante. Sì, io mi sono messo lo stesso alla guida”.

Quando ha raccontato cos’è accaduto prima dell’incidente, ha spiegato che Livia non si sentiva bene, per questo motivo si sarebbe seduta sui sedili posteriori:

“”Livia è entrata in auto e si è seduta sui sedili posteriori. Avevo appena comprato l’auto e le ho chiesto di avvisarmi se si sentiva poco bene e di non sporcarla. Avevamo bevuto un po’ e di solito non beviamo. Da quel momento in poi non ricordo più nulla, non mi sono reso neanche conto di essere finito contro un’altra auto”.

All’udienza erano presenti la madre di Aniello Mormile e alcuni suoi amici. C’era anche il padre di Livia, Gianfranco Barbato, che dopo la discussione in aula ha voluto salutare la madre di Mormile. Ha dichiarato che attendeva quel giorno per scoprire la verità su quanto accaduto a sua figlia. Quel blackout, di cui ha parlato il dj, non basterebbe a giustificare il tragico incidente. La madre di Aniello Mormile, come racconta La Repubblica, parla di un figlio modello, che conduceva una vita felice e non avrebbe mai fatto del male a nessuno.

La difesa della famiglia Barbato, guidata dall’avvocato Andrea Raguzzino, sostiene da sempre che Aniello Mormile averebbe un’altra ragazza, con cui continua ad avere comunicazioni epistolari dal carcere. L’ipotesi è che il dj e Livia, il 25 luglio ebbero un brutto litigio e che Mormile non avrebbe dovuto guidare dopo aver bevuto. Ma il black out di cui parla l’imputato, secondo l’avvocato è: “Una tesi troppo comoda”. 

Per questo proceso si terrà il rito abbreviato. Il prossimo 1 luglio ci sarà la dichiarazione del pm e della parte civile. L’8 luglio, invece, è attesa la dichiarazione della difesa e poi il verdetto finale.