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Antonio Giglio: svolta nelle indagini del piccolo di Caivano

Arrivano novità importanti sulla morte di Antonio Giglio. Il piccolo aveva solo 4 anni, quando precipitò dal settimo piano di un edificio del Parco Verde di Caivano. Dopo la morte di Fortuna Loffredo si era subito sospettato che le due tragedie potessero avere un collegamento.

La svolta nelle indagini di Antonio Giglio è stata comunicata dagli avvocati della famiglia paterna del piccolo. Del caso se ne stanno occupando Sergio e Angelo Pisani, gli stessi legali che si interessano dell’omicidio di Fortuna Loffredo. La difesa ha spiegato, che secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla Procura di Napoli, l’oggetto delle indagini è cambiato da omicidio colposo a omicidio volontario.

I Pm, quindi, avrebbero fatto un’inversione di rotta. Inizialmente sembrava improbabile che si decidesse di riesumare la salma del piccolo Antonio Giglio. Oggi l’ipotesi è sempre più certa, probabilmente la prossima azione sarà quella di effettuare un’autopsia sul corpo del bambino, per accertare se anche lui fosse vittima di violenze sessuali.

Antonio Giglio era il figlio di Marianna Fabozzi. Il suo compagno Raimondo Caputo, indagato per l’omicidio di Fortuna Loffredo, potrebbe aver abusato anche del bambino. Pochi giorni fa il padre, Gennaro Giglio, durante un’intervista aveva detto di voler sapere la verità sulla morte di Antonio. Anche per far luce sul sistema di pedofila che c’è nel Parco Verde di Caivano ed evitare che altri bambini ne siano vittime.