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Storia di Spaccanapoli: la lunga strada che divide Napoli in due metà

Spaccanapoli è una delle strade più suggestive della città partenopea. Una via, la cui caratteristica principale è dividere Napoli perfettamente da Nord a Sud. Una linea netta che è possibile guardare dalla Certosa di San Martino, percorrendo anche la scalinata Pedamentina. Questa via rappresenta, sicuramente, una delle particolarità più affascinanti del capoluogo campano, che tutti vogliono ammirare.

Sono moltissimi, infatti, i turisti che vengono a Napoli e non rinunciano a visitare questa strada. Spaccanapoli è percorribile a piedi, in entrambe le direzioni del centro storico cittadino, partendo da Via Pasquale Scura, ai Quartieri Spagnoli, fino a Via Giudecca Vecchia, nella zona di Forcella, nella strada che continua dopo l’incrocio con Via Duomo, da poco divenuta la Via dei Musei.

Spaccanapoli: la nascita di questa strada e la sua struttura così come la conosciamo oggi

Questa strada non ha sempre avuto la forma che presenta oggi, il tratto che la compone non è sempre stato così esteso. La storia di Spaccanapoli nasce all’epoca della progettazione greca di “Neapolis”. A quei tempi la strada era conosciuta come il Decumano Inferiore, che con gli altri due, il Decumano Maggiore e Decumano Superiore, era una delle tre strade principali del centro antico cittadino.

Quando fu progettata, questa strada aveva coordinate diverse, iniziava da Piazza San Domenico Maggiore e si prolungava fino a Via Duomo. Con l’avvento dell’epoca romana, cominciò ad allungarsi, estendendosi fino a Piazza del Gesù. Come provano alcuni reperti trovati che testimoniano l’esistenza di antiche terme romane in quella zona. Nel periodo rinascimentale, secondo quanto tramandato dalla storia, la via subì alcuni cambiamenti, legati però alla struttura dei palazzi che la costeggiavano.

Fu in quell’epoca, infatti, che sorsero nuovi palazzi e alcuni monumenti gotici furono modificati. Comparvero così due splendori dell’architettura rinascimentale, ammirabili ancora oggi nelle strade di Napoli, Palazzo Marigliano, costruito dall’architetto, Giovanni Francesco Mormando e Palazzo Pinelli, progettato da Giovanni Francesco di Palma.

Spaccanapoli continuò ad allungarsi nel Cinquecento, quando il Viceré, Don Pedro de Toledo, decise di espandere i confini della città verso la collina di San Martino, si aggiunse così il tratto di Via Pasquale Scura, ai Quartieri Spagnoli. Il progetto, infatti, era collegare la zona alta cittadina con il centro, per favorire i trasporti di merci e fu fatto, allineando perfettamente un’altra via al Decumano Inferiore.

Tra il Medioevo e l’Ottocento questo tratto diventò una delle strade più importanti di Napoli. Cominciarono a sorgere diversi conventi religiosi e palazzi di potenti nobili, che arricchirono l’intero tratto, conosciuto con il nome di Spaccanapoli. Dove oggi è possibile ammirare moltissimi edifici e chiese, che fanno parte del patrimonio artistico, storico e culturale di Napoli.

Tra i tanti ricordiamo:
Chiesa del Gesù Nuovo, Basilica di Santa Chiara, Palazzo Venezia, Palazzo Carafa della Spina, Chiesa di San Domenico Maggiore, Chiesa di Sant’Agrippino a Forcella, la Statua del Dio Nilo e tantissimi altri posti che vale la pena visitare.