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Strega del Vesuvio: la leggenda nata dopo l’eruzione del 1858

La strega del Vesuvio è una delle antiche leggende napoletane che risale a tempi molto lontani. La storia è stata tramandata oralmente fino ai nostri giorni. Narra di una vicenda avvenuta dopo l’eruzione del Vesuvio del 1858, un’esplosione molto forte, che provocò un’enorme uscita di lava. Tanto fu il magma che venne fuori dal cratere, che riempì il “Fosso Grande”, un antico burrone molto pericoloso. Da quell’eruzione quel precipizio si colmò e fu possibile attraversarlo a piedi.

La leggenda sulla strega del Vesuvio racconta che dopo la fuoriuscita del 1858, gli abitanti della zona vesuviana iniziarono a sentire un terribile urlo, che disturbò la quiete notturna, un grido stridulo che pareva provenire da una persona sofferente, che stava vivendo un atroce strazio. Quel rumore, tanto spaventoso, si ripeteva ogni notte, preoccupando i contadini che vivevano in quell’area. Dopo poco gli uomini decisero di partire in perlustrazione, armati di fucili, alle prime luci dell’alba andarono a cercare la persona che emetteva quel terribile urlo.

Dopo aver setacciato tutta la zona del Vesuvio, non trovarono anima viva. La loro preoccupazione, quindi, aumentò, nessuno sapeva da dove provenisse quel rumore tanto spaventoso. Dopo aver pensato a lungo a come risolvere quel problema, decisero di chiedere aiuto alla “vecchia ‘e Mattavona”, una fattucchiera che viveva alle pendici del vulcano. La vecchia strega si offrì di aiutarli e andò subito sul posto dal quale proveniva il grido straziante. Dopo aver recitato diverse formule magiche, incomprensibili alle orecchie dei contadini, l’urlo straziante scomparve e la quiete tornò a regnare in quel luogo.

Strega del Vesuvio, la leggenda napoletana ripresa dalla Disney

La figura della strega del Vesuvio è stata ripresa dal fortunato fumetto Disney “Topolino”. Carl Barks, il suo ideatore, si ispirò alla fattucchiera vesuviana per creare il personaggio di Amelia, comparso nel 1961 in “Zio Paperone e la fattucchiera”. Il fumetto riprende i tratti tipici della donna mediterranea, pare che il suo disegnatore prese come modello la bellezza di Sofia Loren. Nella versione animata Amelia ha anche un marcato accento napoletano, chiaro richiamo alla figura della fattucchiera che viveva alle pendici del Vesuvio.

Una figura ispirata alla leggenda della strega del Vesuvio si ritrova nel cartone animato “Totò Sapore e la magica storia della pizza”, film d’animazione che racconta le avventure di un cantastorie squattrinato di Napoli. Nella trama c’è Vesuvia, una strega padrona del Vesuvio, fatta di lava, che ha il potere di provocare le eruzioni vulcaniche. Anche qui il riferimento alla fattucchiera tramandata dai racconti orali è chiaro. Le leggende napoletane con i suoi misteri e le sue figure magiche ben si prestano ad ogni forma di reinterpretazione e la strega del Vesuvio, che compare anche nei cartoni animati, lo dimostra.