Tantissima merce contraffatta a Napoli è stata sequestrata nella giornata di ieri dalla Guardia di Finanza. Tra i prodotti c’erano scarpe, borse e gioielli dei più noti marchi del lusso che venivano vendute come originali all’interno di due canali: uno nazionale e uno addirittura ramificato in Turchia e in Cina. Sono stati arrestate circa 60 uomini vicini agli ambienti criminali napoletani con l’accusa di truffa, denunciate altrettante persone e sequestrati decine di locali.
Fonte: tp24.itLa merce contraffatta a Napoli annoverava prodotti del lusso nazionale e internazionale. Sono stati scovati prodotti dei più blasonati brand mondiali della moda: da Gucci a Fendi passando per Louis Vuitton e Bourberry. Scarpe, borse, capi di abbigliamento, sciarpe e accessori come occhiali da sole e gioielli. I criminali riuscivano a falsificare davvero di tutto. Una parte della merce veniva venduta a nero, dichiaratamente falsa e a prezzi bassi. La cosa che sconvolge di più, però, è che un’altra parte di prodotti contraffatti veniva esposta nei canali ufficiali da negozi compiacenti che riuscivano a vendere pezzi pagati 50 euro anche a più di 1000 euro.
Merce contraffatta a Napoli: tra i prodotti scarpe e borse di lusso
La banda di malviventi è stata dunque fermata dal Nucleo di polizia Tributario della Guardia di Finanza di Napoli. Le forze dell’ordine hanno eseguito circa 60 arresti tra carcere e domiciliari. Altre decine di persone sono state invece denunciate per truffa. I canali su cui viaggiava la merce contraffatta a Napoli erano due: il primo sul territorio gestito dalla criminalità organizzata locale, il secondo invece era fuori Italia e precisamente in Turchia e anche in Cina dove i prodotti arrivavano già pronti dalla Campania e venivano poi venduti. Secondo gli inquirenti prima di arrivare alle destinazioni internazionali i capi passavano per Gran Bretagna e Germania.
Napoli non è nuova a questo tipo di notizie. La nostra città è infatti tristemente famosa per il mercato del falso di lusso. Anche Roberto Saviano, nel suo Best Seller Gomorra, denunciava la sartoria nera campana che produceva addirittura i capi per gli attori e le attrici di Hollywood.