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Brucia la moglie a Pianura e la uccide: condannato a 30 anni

Brucia la moglie a Pianura. È stato condannato a 30 anni di carcere Vincenzo Carnevale, l’uomo che tre anni fa a Pianura, quartiere di Napoli, bruciò viva la moglie, Giuseppina Di Fraia, uccidendola. Come riporta il quotidiano Il Mattino, la sentenza è stata letta oggi al tribunale di Napoli. Durante il processo di primo grado l’uomo era stato condannato all’ergastolo. Pena ridotta dal giudice durante la sentenza d’appello data la scelta di procedere per rito abbreviato.

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Le aggravanti per la brutalità dell’omicidio sono state confermate anche in appello. La pena sarà decisa dal giudice civile e consisterà in un risarcimento danni in forma monetaria. In aula erano presenti, oltre alla figlia della coppia che era stata minacciata dal padre durante il primo processo, anche  una delegazione di associazioni che combattono il maltrattamento sulle donne, Simonetta Marino, consigliera alle Pari Opportunità del Comune di Napoli e Alessandra Clemente, assessore alle politiche giovanili.

Brucia la moglie viva a pianura: Vincenzo Carnevale condannato a 30 anni in appello

Giuseppina Di Fraia aveva 52 anni quando il marito la investì con l’auto e le diede fuoco uccidendola in maniera brutale. La mattina del femminicidio, la donna si recava a lavoro quando il consorte le ha teso un vero e proprio agguato in via Vicinale Monti a Pianura. Ai passanti accorsi per prestare soccorso, l’uomo ha subito dichiarato di non voler investire la moglie e che l’avrebbe subito condotta in ospedale. Così non è stato. Pochi minuti dopo Carnevale ha trascinato la donna fuori dall’auto, l’ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco, donandole una tragica morte. Il comune di Napoli si è subito costituito parte civile per marcare il suo impegno contro gli atti di violenza sulle donne.