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Uccise dal treno della Circumvesuviana: l’Eav richiede danni alle vittime

Era il 30 agosto del 2012 quando due ragazze rimasero uccise a bordo della loro Fiat Cinquecento, travolte da un treno della Circumvesuviana dell’Eav, zona Somma Vesuviana, che ora chiede i danni ai parenti. Secondo quanto riportato da Il Mattino di Napoli l’Eav non ha atteso neppure una sentenza di archiviazione definitiva per passare alla contromossa.

E’ bastata la prima lettera di richiesta di archiviazione firmata dal pm che l’ufficio dell’Eav ha scritto hai parenti delle vittime:

Siamo costretti ad attivare un’azione di risarcimento per i danni subiti dato che nessuna responsabilità è ascrivibile al nostro personale coinvolto nella vicenda ed il funzionamento dei segnalatori era regolare, e che pertanto l’invasione della sede ferroviaria è stata determinata dal mancato rispetto delle segnalazioni ottico acustiche da parte del conducente dell’autovettura, in violazione delle norme del codice della strada

Intanto per la morte di Maria e Grazia Annunziata, le due sorelle vittime dell’incidente travolte dalla Circumvesuviana, è ancora in corso un processo per duplice omicidio colposo a carico del conducente del treno. Nonostante la richiesta di archiviazione, gli avvocati della famiglia delle vittime hanno già presentato richiesta di opposizione. Dal suo canto, l’Eav, dichiara: “la dinamica dell’accaduto, è emerso che nessuna responsabilità è ascrivibile al nostro personale coinvolto nella vicenda ed il funzionamento dei segnalatori era regolare“. Mentre i legali che rappresentano le vittime evidenzieranno come le due ragazze si siano avvicinate con cautela ad un tragitto del passaggio di un treno privo di protezione e la testimonianza sarebbe proprio la dinamica con cui è avvenuto l’incidente.