Dramma alla Cumana di Napoli per la morte di un uomo alla Stazione di Montesanto. Intorno alle 16 di lunedì un 55enne si è accasciato tra la folla inferocita alla ricerca di un posto libero, sulla fiancata del vagone mentre tentava di entrare nel treno. Probabilmente è stato un infarto a causargli il malore. Alcuni si accorgono della situazione e tentano di aiutare il signore spostandolo dal binario per evitare che la folla lo continui a calpestarlo per la non curanza. Qualcuno, forse un medico, inizia a praticare un massaggio cardiaco per cercare di rianimare l’uomo, ma invano.
I passeggeri della Cumana di Napoli cominciano ad allertare i soccorsi chiamando il 113 e il 118, nel frattempo il treno non viene fatto partire. I primi ad arrivare sul posto sono i poliziotti che identificano l’uomo: Vincenzo Galizio. L’ambulanza dell’Ospedale San Gennaro, dalla Sanità, parte verso Montesanto, impiegando 6 minuti, giungendo alle 16,14 sul posto. Massaggio cardiaco e defibrillatore però non servono a nulla: per 20 minuti gli operatori sanitari provano a rianimare l’uomo ma non c’è niente da fare. Alle 16,34 viene dichiarato il decesso.
L’uomo muore tra l’incredulità della folla, una disgrazia che forse poteva essere evitata allertando il pronto soccorso dell’Ospedale Pellegrini che si trova a pochi metri dalla stazione di Montesanto, ma per protocollo, è il 118 a mandare un’ambulanza in soccorso, una volta chiamato. Forse però in una stazione ad alta densità di viaggiatori avrebbe bisogno di un presidio di primo soccorso, essenziale per qualsiasi evenienza. Nel frattempo tra numerose polemiche un uomo, un padre di famiglia, ha perso la vita. Poco dopo il dramma il treno riparte, direzione Torregaveta. La situazione ritorna alla normalità.