Esistono luoghi a Napoli che raccontano la storia. In maniera nitida e cristallina, senza lasciare dubbi e con sistemi inimmaginabili. L’Archivio Storico Banco di Napoli ne è l’esempio più lampante. Situato in via dei Tribunali al civico 213, nei pressi dell’ex tribunale di Porta Capuana, questo straordinario edificio raccoglie in sè più di 600 anni di storia, raccontata attraverso le ricevute bancarie del Banco di Napoli. Ci avreste mai creduto?
Composto da ben 330 stanze, l’Archivio Storico Banco di Napoli rappresenta la più imponente raccolta archivistica di documentazione bancaria esistente al mondo. Documenti che vanno dalla metà del 1500 e arrivano ai giorni nostri. Le notizie che dentro quelle migliaia di enormi volumi impolverati sono conservate, fanno riferimento alla storia economica, artistica e sociale delle regioni del sud. Volete sapere quanto è stato pagato lo scultore Giuseppe Sammartino per realizzare la sua opera più nota, cioè il Cristo Velato? Vi basta andare nell’archivio e cercare il volume relativo all’anno 1752. Vi troverete scritto: “E per me gli suddetti ducati cinquanta gli pagarete al Magnifico Giuseppe Sanmartino in conto della statua di Nostro Signore morto coperta da un velo ancor di marmo“. Volete sapere quanto è stato retribuito il Caravaggio nel 1607 per un dipinto da completare entro 2 mesi? Tutto nero su bianco: 200 ducati. Ma non finisce qui. L’esperienza straordinaria che si può avere nell’Archivio Storico Banco di Napoli riguarda la vita di tutti i giorni. Potete, ad esempio, venire a conoscenza di che cosa si mangiava a Natale nei secoli passati. All’epoca i macellai, i pollai e i salumieri facevano credito e segnavano tutta la spesa settimanale delle signore che poi segnalavano i conti alla Banca. Tutto registrato in questo posto splendido e affascinante.
Archivio storico Banco di Napoli: la bellezza e il fascino di scoprire la storia
È grazie alla volontà del presidente della Fondazione Banco di Napoli, Daniele Marrama, che questo straordinario patrimonio può essere ora maneggiato da tutti, non solo da studiosi e ricercatori. Il presidente ha voluto, infatti, l’apertura stabile dell’Archivio al pubblico. Storia del credito che diviene storia sociale dunque. L’obiettivo è quello di diffondere l’immenso patrimonio di conoscenze conservato tra le carte dell’Archivio Storico Banco di Napoli. L’istituto bancario è tra l’altro il più antico d’Italia, nato dalla trasformazione del Banco dell’Annunziata fondato nel 1463. Quando ciò è stato dimostrato, il Monte dei Paschi di Siena, ha dovuto eliminare la definizione di prima Banca d’Italia dal logo, lasciando solo l’anno di fondazione: 1472. Un altro primato che ci inorgoglisce particolarmente. Vi invitiamo a visitare al più presto l’archivio. Sarà un’esperienza straordinaria.