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Omicidio Ercolano: ucciso per errore, arrestati gli esecutori

Omicidio Ercolano. Salvatore Barbaro, 29 anni, fu ucciso il 13 Novembre 2009 nei pressi degli scavi archeologici di Ercolano durante un conflitto a fuoco tra clan. È subito emerso che il ragazzo fosse estraneo alla camorra, ma in questi anni nulla si è saputo dei colpevoli anche se la famiglia del ragazzo non si è mai data per vinta e ha continuato a pretendere giustizia. Pochi giorni fa la svolta: 4 persone sono state arrestate dai carabinieri di Torre del Greco sotto richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea.

Gli assassini uccisero Salvatore Barbato per uno scambio di persona. Ingannati dall’automobile del giovane, stessa marca e colore del loro obiettivo, aprirono il fuoco senza essersi prima accertati di chi vi fosse a bordo. All’epoca i carabinieri accorsi sul luogo del delitto si trovarono di fronte ad una scena agghiacciante: il 29enne in una pozza di sangue devastato da bel 11 colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata. Un’esecuzione che non avrebbe dovuto lasciare adito ad errori data la vicinanza con cui gli assassini colpirono la vittima. E invece l’errore c’è stato e ci è andato di mezzo un giovane innocente.

Omicidio Ercolano: scambio di persone nell’uccisione di Salvatore Barbato

Di quella morte presto si dimenticarono in molti. Per fortuna il lavoro degli inquirenti è stato certo lungo, ma sempre costante e certosino. E qualche giorno fa ha portato alla scoperta della veritià: Salvatore fu ucciso da 4 esponenti degli Ascione-Iacomino convinti di aver freddato un rivale del clan Birra. Resta l’amarezza per l’uccisione di un innocente: tra i tanti episodio orribili che sconvolgono la zona di Napoli e provincia da ormai troppi anni. La speranza è che non avvengono mai più fatti del genere.