Smaltimento amianto. Il Comune di Napoli ha aggiudicato una gara d’appalto all’ Atr, società di Acerra che ha tra i soci Giovanni Pellini, condannato a sette anni in secondo grado dalla Corte di Appello di Napoli, circa un anno fa, con l’accusa di traffico illecito di rifiuti con aggravante di disastro ambientale. La commissione aggiudicatrice, composta da architetti, direttori del settore Ambiente e del settore Igiene e Decoro, ha assegnato ai fratelli Pellini, Giovanni, Cuono e Salvatore, la gara di 204 mila euro, con un ribasso del 49%.
La denuncia è partita dal Corriere del Mezzogiorno il quale ha richiesto spiegazioni su questa situazione alquanto sospetta, per evitare che Pellini potesse mettere in atto azioni di smaltimento dell’amianto illecito anche a Napoli. Raffaele del Giudice, vicesindaco della città, ha dichiarato che la gara è stata affidata in una situazione di massima legalità in quanto la società accusata non ha presentato alcun elemento formale nè legale da non permetterle di aggiudicarsi l’appalto.
L’ANAC (Autorità Nazionale Anticoruuzione) ha avviato un’indagine di verifica sulla società per evitare ciò che successe ad Acerra, dove i fratelli Pellini scaricarono illegalmente tonnellate di pattume di ogni genere. Acerra fu protagonista ad agosto anche di un rogo dovuto all’incendio di una discarica di amianto, un capannone abbandonato e rifiuti sparsi sui terreni circostanti. La criticità di vivere nella Terra dei Fuochi continua ad investire Napoli e provincia. Si richiede alle autorità maggiore trasparenza e controllo al fine di prevenire ulteriori disastri ambientali.