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Compleanno Totò: oggi il principe avrebbe compiuto 122 anni

Oggi cade un’importante ricorrenza: il compleanno di Totò. Il principe della risata avrebbe compiuto 122 anni. Nonostante la sua scomparsa prematura all’età di 69 anni il 15 aprile 1967, Antonio De Curtis resta nel cuore dei napoletani e non solo: quando se ne andò, ben tre funerali furono celebrati in suo onore e numerosi monumenti e strade gli furono dedicate. Anche se questo visionario artista della risata non è più tra noi, il compleanno di Totò va festeggiato perché quel giorno di 118 anni fa nacque colui che avrebbe portato innovazione al modo di fare teatro e cinema. Il percorso verso il successo fu tortuoso e costellato di avversità ma sappiamo bene che la passione è il motore propulsore di tutto, della sua arte in particolar modo.

Totò non ebbe vita facile sin dalla nascita: originario del rione Sanità, l’artista fu il frutto della relazione clandestina tra Anna Clemente ed il marchese Giuseppe De Curtis che, inizialmente, decise di non riconoscerlo. Tutto si sistemò quando, 20 anni dopo, la madre ed il marchese si sposarono rendendo legale la relazione e Antonio fu legittimato come figlio del nobile uomo. Totò non era un principe a causa del sangue blu: lui era il principe della risata la cui arte era quella di portare in scena episodi della sua vita. Un esempio? La frase “siamo uomini o caporali?” deriva da un’esperienza traumatica nell’esercito, quando un suo superiore lo rese vittima di molestie psicologiche e soprusi. Il maestro De Curtis si è saputo distinguere anche per il modo in cui ha appreso l’arte della recitazione e dell’imitazione: sin da bambino, più che tenere gli occhi sui libri, li teneva sui personaggi eccentrici che gli stavano intorno. Osservava e ripeteva, captava ed imitava…ed ecco che il talento dell’artista venne fuori naturalmente, da sé. La sua gavetta è stata dura e lunga ed i momenti di sconforto sono stati maggiori rispetto a quelli di felicità: molte porte in faccia, critiche e troppi pochi soldi in tasca. Questo, però, non l’ha fermato nel coltivare l’infinita passione per la recitazione e, in particolar modo, per il teatro che ha nutrito attimo dopo attimo. Ai suoi funerali erano presenti migliaia di persone tra cui anche personaggi illustri del cinema che hanno lavorato con lui e perfino quegli stessi critici che spesso l’hanno avversato. Tutti hanno reso omaggio al grande artista, che aveva previsto questa cosa prima di andarsene: “Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire“. Ed oggi, in onore del compleanno di Totò, ecco che Napoli si ingegna nuovamente per ricordarlo con numerose iniziative celebrative dell’artista e dell’uomo che era.