Antonio Bassolino l’ha definita una sconfitta alla legalità e, in un certo senso, ha ragione: il fenomeno delle baby gang a Napoli non è nuovo ma, allo stesso tempo, si sta rivelando più pressante che mai al punto da costringere un’intera linea di trasporti a cambiare percorso per non incappare in gruppi di ragazzini pronti a prendere a sassate ogni autobus che passa, conducente compreso. È quello che sta succedendo in queste ore a Napoli e si tratta di un provvedimento preso dall’Anm, Azienda Napoletana Mobilità, esasperata dalla situazione che vede le baby gang a Napoli sempre più aggressive e violente.
Si tratta di fenomeni pericolosi che si stanno estendendo a macchia d’olio: le baby gang a Napoli non vanno prese sotto gamba perché si tratta di una problematica viva più che mai. A pagarne lo scotto, come al solito, sono i cittadini onesti, in particolar modo, della periferia. Dalle ore 21 gli autobus R5, N5 ed N8 della compagnia Anm saranno costretti a limitare il percorso stabilito in certe zone deviando per altre. I percorsi saranno quasi gli stessi e le strade escluse saranno via Ciccotti, via Labriola, via Galimberti e lo stazionamento antistante la stazione metropolitana Piscinola-Scampia. Perché questa decisione? Quelle evitate sono le zone dove c’è maggior concentrazione di atti vandalici notturni ai danni, non solo delle vetture, ma anche dei conducenti stessi i quali necessitano di tutela della propria persona.
Baby Gang Napoli: le parole di Bassolino
Il candidato a sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, ha espresso tutto il suo rammarico tramite un post di Facebook: “Troppi atti teppistici e ANM sospende le corse serali e notturne dei bus per Scampia. È una sconfitta della legalità. Anche in diversi altri quartieri la situazione è grave. Lo Stato e il Comune devono reagire ed affermare il senso e il valore della legge, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori“. A farne le spese, sempre i cittadini onesti: molti hanno lamentato l’assenza di trasporto pubblico nelle zone il cui passaggio sarà deviato. Come farà chi, per necessità, dovrà prendere l’autobus per tornare dal lavoro e per spostarsi in mancanza di altri mezzi?