Simona Monti è una delle giovani vittime dell’attentato in Bangladesh. La giovane aveva 33 anni ed era incinta di 5 mesi. È lei una delle 9 vittime italiane nella stage di Dacca. È lei un’altra vita spezzata a causa della ferocia umana.
La giovane vittima era di Magliano Sabina nel Lazio, lavorava in una fabbrica di Cuneo, la Mauli Spa, mancavano quattro mesi al termine della sua gravidanza. Simona Monti aspettava un maschietto, l’avrebbe chiamato Michelangelo. Con lui avrebbe voluto cominciare una nuova vita in Bangladesh. Sarebbe tornata in Italia per partorire e poi, sarebbe volata di nuovo a Dacca, dove aveva trovato una casa.
Il fratello della vittima, Luca, è un parroco di Avellino. In queste ore la comunità avellinese gli sta inviando numerosi messaggi di cordoglio, per la terribile tragedia che ha colpito la sua famiglia. Il prete avellinese sta già organizzando la camera ardente nel loro comune di nascita. L’amministrazione, invece, preparerà una marcia commemorativa in ricordo di Simona. La famiglia deve ancora decidere se scegliere per l’ultimo saluto alla figlia i funerali di Stato o se preferirà una cerimonia privata.
