Un altro caso di cattiva sanità a Napoli: una donna di 42 anni è morta ieri mattina all’Ospedale Monaldi del capoluogo campano. Francesca Napolitano, originaria di Bagnoli, è deceduta dopo essere stata trasportata d’urgenza dal San Paolo ad un altro presidio, perché doveva essere operata al cuore, affetto da miocardite. Ma quando l’ambulanza che trasportava Francesca è arrivata al Monaldi, al momento le due sale operatorie della struttura erano occupate per altri due interventi delicati. Non potendo interromperli, la donna è stata reindirizzata al reparto di rianimazione, in attesa di essere operata.
La precaria situazione della sanità a Napoli, come in tutta la Campania, ha causato un’ennesima morte. Francesca Napolitano, infatti, ricoverata in rianimazione non ce l’ha fatta ed è morta ieri mattina, nell’attesa di essere operata. Un altro decesso che fotografa perfettamente la situazione della malasanità campana. Gli operatori dell’ambulanza, prima di dirigersi al San Paolo, avevano provato a contattare altre nove strutture ospedaliere in tutta la regione, ma la chiamata è stata respinta sempre per lo stesso motivo: l’assenza di sale operatorie libere. I famigliari hanno sporto subito denuncia, gli inquirenti dopo il sequestro delle cartelle cliniche, sono al lavoro per accertare le responsabilità di questa morte.
Sanità, Francesca napolitano è morta al mondaldi in attesa di essere operata
Le condizioni della donna erano troppo gravi perché riuscisse ad aspettare che si liberasse una sala. L’ospedale San Paolo aveva avvertito gli operatori della drammaticità in cui versava la donna, ma è servito a poco. L’assenza di sale operatorie in tutta la Regione denota il livello in cui versa la malasanità campana. Francesca non è riuscita a resistere all’attesa ed è morta dopo poche ore nel reparto di rianimazione.
Le condizioni della paziente erano gravissime, pressoché terminali. Nonostante avessimo le due sale operatorie occupate, è stata accolta e trattata al meglio. Nel frattempo venivano eseguiti due interventi di altissima difficoltà. – Come ha spiegato a Il Mattino il dottor Giannantonio Napoli, il Primario del reparto di cardiochirurgia del Monaldi- Il fronteggiare contemporaneamente queste tre emergenze chirurgiche ha creato grosse difficoltà, superate solo grazie alla dedizione e all’impegno di tutto il personale sanitario del reparto e della direzione dell’ospedale. Quanto accaduto dimostra ancora una volta l’impellente necessità di una riorganizzazione della rete dell’urgenza-emergenza cardiochirurgica nella nostra Regione.
