La scorso 1 gennaio ha perso l’occhio destro e la mano sinistra a causa dell’esplosione di un ordigno nei pressi di una libreria vicina a Casapound. Questa mattina cinque militanti anarchici sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio in relazione alla bomba esplosa lo scorso Capodanno a Firenze davanti a un centro culturale di destra, a causa della quale l’artificiere di polizia Mario Vece, rimase gravemente ferito.
Originario di Acerno (Salerno), il sottufficiale delle polizia, 39 anni, da poco era stato trasferito da Pisa in servizio a Firenze. La conferma dell’operazione in corso a Firenze arriva dall’Antiterrorismo che, assieme agli uomini della Digos fiorentina, ha eseguito i provvedimenti. L’attentato avvenne a Firenze la mattina dello scorso primo gennaio. Fu provocato da un ordigno infilato tra le maglie della saracinesca della libreria ‘Il Bargello’, riconosciuta come centro culturale di destra.
La deflagrazione colpì in pieno l’agente Vece che si era appena avvicinato (era in giro con una pattuglia che aveva notato l’involucro inserito nella serranda) ed aveva cominciato ad esaminare la bomba, che aveva un timer.
Durante l’operazione, alcuni anarchici ricercati dalla polizia sono saliti sul tetto di un’edificio occupato da tempo per sfuggire alla cattura. L’edificio, noto nell’ambiente anarchico come “La riottosa”, si trova al Galluzzo, alla periferia del capoluogo toscano, in aperta campagna. Lo stabile è stato sgomberato.
Complessivamente sono otto i fermi di indiziato di delitto: cinque degli anarchici destinatari delle misure sono i presunti autori del grave attentato del 1 gennaio scorso, mentre altri 3 sono stati fermati per l’attentato del 21 aprile scorso contro una caserma dei carabinieri a Rovezzano, colpita dal lancio di una molotov. Oltre che a Firenze, due dei fermi sono stati eseguiti a Roma e Lecce. Nelle operazioni sono coinvolti circa 200 tra poliziotti e carabinieri.
