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Nei fondali di Napoli una rete uccide migliaia di pesci e crostacei

Nel Golfo di Napoli è stata fatta una scoperta davvero terribile: una rete di oltre 200 metri ha ucciso centinaia di esemplari marini. Soltanto due animali sono stati ritrovati ancora vivi e sono stati liberati e restituiti al mare. Il materiale si trovava a circa 13 metri di profondità ed è stato recuperato dai sub, aiutati dalle imbarcazioni.

E’ stata la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli a condurre le operazioni insieme alla guardia di finanza. È stata setacciala la zona dello specchio d’acqua a largo della Baia di Pietrasalata, che si trova nei pressi dell’area marina protetta della Gaiola. Il ricercatore Massimiliano Bottaro ha rilasciato dichiarazioni in merito all’altissima pericolosità della rete: “Le conseguenze che queste reti abbandonate creano sono varie. In primo luogo gli animali restano intrappolati, muoiono, vanno in decomposizione e attraggono altre specie che finiscono a loro volta in queste reti. Inoltre, col passare del tempo, questi attrezzi, fatti di materiale plastico, si deteriorano, rompendosi in pezzi molto piccoli fino ad essere ingeriti dagli organismi marini“.

La scorsa settimana è stata individuata la rete, durante il corso di un’operazione dedicata al recupero di Bagnoli promossa dal Miur e dal Cipe. Così ha dichiarato Vincenzo Saggiomo, responsabile dell’osservatorio del golfo di Napoli: “Quando ci siamo resi conto della presenza della rete abbiamo deciso di intervenire il prima possibile. Si tratta infatti di un attrezzo molto dannoso per l’ecosistema marino. Ha una lunghezza di oltre 200 metri, una maglia di 3 centimetri dove sono rimasti imprigionati tanti organismi marini: dai crostacei ai pesci, perfino un barracuda. Dallo stato dei galleggianti si comprende che la rete era sui fondali solo da qualche settimana, per fortuna. Purtroppo, però, spesso accade che materiali simili restano sui fondali per anni, continuando a esercitare la loro funzione di pesca, arrecando danni enormi all’ambiente“.

Fonte: IlMattino.it