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Maradona e Cyterszpiler, storia di un’amicizia conclusa a Napoli

Il suicidio di Jorge Cyterszpiler ha scosso tutto il mondo del calcio. Dall’Argentina è arrivata la notizia della morte dello storico manager di Diego Armando Maradona. La storia della loro amicizia ha origini molte lontane. E’ un legame forte e indissolubile ma anche controverso, come testimonia la rottura avvenuta nel 1985.

Il legame tra i due nasce quando erano entrambi bambini, Diego 9 anni e Jorge 11 anni. Cyterszpiler abitava a pochi isolati dallo stadio dell’Argentinos Juniors, dove Maradona giocava nelle Cebollitas, le giovanili del club. Le loro storie erano esattamente agli antipodi, il primo ha dovuto fare i conti con l’immensa povertà della sua numerosa famiglia, crescendo con i suoi fratelli in una baracca. Il secondo invece era di famiglia ricca, ebrei originari della Polonia, purtroppo però, doveva convivere con la poliomielite che lo avrebbe fatto zoppicare per sempre. Nonostante l’infanzia non facile, invece, il carattere di Dieguito era esuberante e molto sicuro di sé.

A causa della sua grave malattia Jorge non poteva giocare a calcio, ma amava seguirlo. Questa passione nacque quando il fratello maggiore Juan Eduardo militava anche lui nelle giovanili dell’Argentinos. Poi, però, a soli 22 anni il fratello morì in seguito ad un’emorragia. Un evento tragico che traumatizzò Jorge, la reazione fu quella di chiudersi in camera per 6 lunghi mesi senza avere più contatti con il mondo esterno. Poi un giorno la svolta, gli venne detto che nelle Cebollitas era appena arrivato un ragazzo che faceva magie con il pallone. La notizia incuriosì il giovane Jorge che arrivato al campo rimase stregato da quel fenomeno. Stiamo parlando proprio di Diego Armando Maradona. Fu amore a prima vista e l’inizio di una lunga amicizia. Da lì divennero inseparabili e mentre Diego stregava il mondo del calcio, Jorge iniziò i suoi studi di economia nella prestigiosa università di Buenos Aires.

L’ascesa di Diego fu rapidissima così a soli 19 anni Jorge diventò l’agente del calciatore più forte d’Argentina. Un’unione professionale iniziata nel 1977 proprio con il trasferimento dall’Argentinos Juniors al Boca Juniors che fece decollare la carriera del fuoriclasse. A Cyterszpiler si deve anche l’arrivo di Diego a Napoli, la squadra dove si è consacrato come una leggenda del calcio. La sua mediazione fu fondamentale per il trasferimento del Pibe de Oro all’ombra del Vesuvio per la cifra record di 13 miliardi. L’agente di Diego impegnò lo staff del presidente del Napoli Corrado Ferlaino in un’estenuante trattativa a tre col Barcellona nell’estate del 1984.

Proprio nella prima stagione di Napoli termina, però, il rapporto con Diego Maradona. Una separazione busca e improvvisa non con un semplice agente, ma con un vero e proprio amico d’infanzia. Ancora oggi non si conosco bene le cause del divorzio, ma si vocifera di accuse da parte di Diego di una gestione sbagliata del suo patrimonio economico. Dopo la separazione Jorge spese per Diego queste parole: “Gli ho voluto bene, gliene voglio e gliene vorrò: non dirò mai parole cattive su Diego, è il mio concetto di amicizia“. Maradona invece anni dopo non risparmierà qualche frecciata al suo ex agente per i successivi problemi con il fisco italiano: “Firmai un contratto col Napoli esentasse. Senza dubbio si è trattato di un errore di chi si occupava dei miei affari all’epoca“. Nonostante le strade si separarono, con Diego che si affidò al potentissimo Guiellermo Coppola, l’amicizia nata da ragazzi tra i due ha fatto la storia del calcio mondiale, Jorge Cyterszpiler può essere considerato il precursore della figura dell’agente di calcio, sfruttando a 360 gradi l’immagine del proprio assistito. Gli introiti di Maradona non derivavano solo dall’ingaggio che percepiva dai vari club dove giocava ma anche dalle pubblicità che il manager era in grado di procurargli.

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