E’ una storia accaduta a Vallo della Lucania nel 2012 e riguarda la relazione tra il parroco di una chiesa del comune in provincia di Salerno e una fedele, lei era sposata e cominciò un rapporto clandestino con la sua guida spirituale. Le cose cambiarono, quando lei rimase incinta e il prete la spinse ad abortire.
Da questo momento in poi, il parroco volle troncare la relazione, temendo che si potesse scoprire in paese. Non contento spinse la donna a interrompere la gravidanza, per evitare che la storia potesse avere degli strascichi. A raccontare oggi la storia è Antonio, il marito di Giovanna, la donna con cui il prete aveva avuto una relazione. La donna decise di confidare tutto al marito, che nonostante riconobbe le sue colpe, decise di perdonarla e aiutarla in questa situazione. Ha spiegato che quel tradimento era dovuto a una sua insicurezza e dunque, ha scelto di comprenderlo.
La donna volle comunque interrompere la gravidanza, ma il marito denunciò l’accaduto al vescovo di Vallo della Lucania, che però, stando a quanto ha raccontato Antonio al quotidiano Il Mattino, si limitò a spostare il prete in un’altra chiesa del posto. Così il marito di Giovanna ha continuato la sua battaglia, rivolgendosi alla Congregazione per il clero nella Santa Sede, dove finalmente hanno avviato un processo presso il tribunale ecclesiastico.
“Finalmente prendono davvero in esame il nostro caso. Interrogano me e mia moglie, ascoltano i fatti e incaricano il tribunale regionale ecclesiastico della Campania di avviare un processo penale nei confronti di quel sacerdote“.
Il procedimento per accertare le responsabilità del parroco è ancora in corso, per ora sono stati ascoltati solo due testimoni.
