Soffriva di crisi depressive l’uomo di 53 anni arrestato dai carabinieri dopo l’ennesima lite e le violenze nei confronti di moglie e figli. Era pronto ad aggredite la moglie con un paio di forbici quando è stato bloccato dal fidanzato di una delle figlie.

Fine di un incubo per una famiglia che risiede a Torre Annunziata dopo tre mesi di assoluta follia. Fermato dai carabinieri Stefano Virgilio, dipendente statale presso una scuola di Pompei, che negli ultimi novanta giorni ha letteralmente distrutto la vita dei suoi cari. L’uomo ha danneggiato la casa, sfasciando mobili e suppellettili per poi bruciarli con dei falò in giardino, e minacciato e aggredito quotidianamente la moglie, che lavora come dipendente in una scuola di Torre Annunziata. In qualche occasione il 53enne si è presentato anche sul posto di lavoro della moglie per minacciarla e litigare.
Un pericolo costante che ha spinto la donna a denunciare tutto ai carabinieri dopo mesi di sofferenze e violenze continue. Decisiva è stata l’ultima aggressione subita in casa davanti ai figli. Solo l’intervento del fidanzato di una delle figlie ha evitato che Di Vrgilio potesse ferire alla gola la donna con un paio di forbici. La vittima, supportata dai figli, ha poi raccontati ai carabinieri che l’uomo in preda a una crisi di follia a iniziato a urlare frasi vergognose. “Ti uccido, tu da casa esci morta, questa casa deve cadere a pezzi con voi sotto…le forbici te le ficcherei nella…” ,
Quando sono intervenuti nell’abitazione, dopo la richiesta lanciata dai figli, i carabinieri hanno bloccato l’uomo che in mano aveva una statuetta in ceramica ed era pronto a colpire la moglie, rifugiatasi nella camera da letto.
