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Il carabiniere informava i camorristi prima dei blitz delle forze dell’ordine

Le intercettazioni ambientali inerenti i movimenti e le affiliazioni del clan Marfella-Pesce hanno portato alla luce informazioni particolarmente riservate. A quanto pare gli appartenenti al clan potevano contare sull’appoggio di alcuni soggetti appartenenti alle forze dell’ordine.

carabinieri

Nelle conversazioni registrate tra Perna Giuseppe, Perna Carmine e Foglia Giuseppe, avvenute nella Opel Astra intestata al boss Pasquale Pesce, come si legge dal Roma: “Oh ma l’uomo stamattina mi ha detto che ci sarà un blitz tra 10 giorni, a voi non lo ha detto?” chiede Perna Carmine, Giuseppe risponde: “No, non mi ha detto niente”.

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In una conversazione precedente invece si fa esplicito riferimento al “carabiniere”. L’intercettazione del 20 maggio 2014 avviene tra Pesce Pasquale, Bracale Emanuele e Foglia Giuseppe al lavaggio di Luongo Salvatore. Luongo dice a Pesce: “Ha detto così, (omissis) stamattina che ti devi sentire più poco con Pasquale dentro il telefono. Il carabiniere è venuto a lavare la macchina, perché si sentono troppe telefonate, ha detto quelli sono fessacchiotti, ba detto voi siete fessi perché parlate sempre dentro il telefono ‘andiamo al lavaggio, andiamo al lavaggio’ e questo lavaggio sta in bocca a… e sentono tutte le telefonate”.