Notte di terrore quella vissuta da un donna nella propria abitazione a Somma Vesuviana, comune in provincia di Napoli.

La povera vittima, una 63enne, lo scorso 26 febbraio è stata picchiata, immobilizzata e rapinata, riportando la frattura del femore, da un uomo che conosceva e che mai avrebbe pensato di ritrovarlo in una situazione del genere. Un vero e proprio incubo andato in scena nell’abitazione di via D’Aragona. L’uomo, Giovanni Aliperta, 30enne originario del luogo e già noto alle forze dell’ordine, si è introdotto nell’appartamento e dopo averla picchiata con una violenza inaudita è riuscito ad entrare in possesso dei risparmi che la donna custodiva in casa, appena 150 euro.
L’uomo è poi fuggito a piedi ma è stato intercettato poco dopo dai carabinieri in via Margherita grazie all’allarme lanciato dalle persone che hanno soccorso la povera donna, condotta d’urgenza all’ospedale di Nola. Qui i medici le hanno diagnosticato una frattura al femore sinistro, con prognosi di 30 giorni. Il fermo di Aliperta è stato convalidato dal gip del tribuna di Nola che ha disposto la custodia cautelare in carcere.
A Marigliano, comune nel Nolano, i carabinieri hanno arrestato per rapina aggravata Antonio Cione, 30enne e Ivan Imparato, 24enne, entrambi di Brusciano e già noti alle forze dell’ordine. I due sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nola su richiesta della locale Procura. I carabinieri hanno accertato che sono i responsabili della rapina al “Caffè dell’opera” effettuata a Marigliano il 14 gennaio scorso. Dopo le formalità di rito, Cione è stato sottoposto ai domiciliari. Imparato è stato invece condotto nel carcere di Poggioreale.
