Alle 14.00 di questo mercoledì è arrivato a Napoli Emanuele Fiano, inviato dalla sede del Partito Democratico di Roma, per verificare le anomalie nelle iscrizioni al partito riscontrate negli ultimi giorni in alcune sedi del PD napoletane e campane. In totale sono cinque le sezioni esaminate dal commissario, Miano, San Carlo e Bagnoli a Napoli e Quarto e Castellammare in Provincia.

In particolare i brogli nella sezione di Miano riguardavano i 10 euro necessari all’iscrizione, che sarebbero stati dati da Michel Di Prisco, che ha sottolineato Fiano, non è iscritto al PD. A Bagnoli, invece, c’era stato un anomalo rigonfiamento dei tesseramenti e nel quartiere San Carlo iscrizioni non regolari, anche da parte di alcuni stranieri. A Castellammare di Stabia, poi, 100 tessere erano state acquistate da una singola persona, cosa proibita dal regolamento.
Fiano ha spiegato questo pomeriggio in una conferenza stampa, tenutasi nel circolo del PD di via Toledo a Napoli, che a 300 persone è stata negata l’iscrizione al partito.
“Gli anticorpi alle infiltrazioni nel PD a Napoli hanno funzionato. Circa 300 soggetti le cui pre-iscrizioni erano avvenute in modo irregolare non sono stati iscritti al PD“.
Ha aggiunto che questo è un momento troppo delicato, soprattutto in vista del Congresso, per permettere infiltrazioni all’interno del Partito Democratico:
“Non accetteremo che qualcuno iscriva al PD dei gruppi di persone. Non vogliamo iscritti che facciano capo a una persona, né possiamo accettare in fase precongressuale che ci siano sospetti su iscrizioni esagerate che modifichino gli assetti del PD“.
