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Bonus matrimonio: “Fino a 20mila euro per chi si decide di sposarsi”. La proposta della Lega

Si era partiti dall’idea di un bonus per i matrimoni in chiesa, ma poco dopo è arrivato il chiarimento che il sussidio sarebbe esteso anche a quelli civili. E’ questa la proposta presentata da cinque deputati della Lega per aiutare i giovani che decidono di sposarsi e ridare slancio al rito religioso.

Bonus matrimonio, come funziona e quanti soldi prevede

In un primo momento, infatti, si era parlato  di un bonus da dare solo a chi scegliesse di sposarsi in chiesa, ma poi è arrivato il dietrofront: “La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi – ha spiegato il deputato Domenico Furgiuele, uno dei firmatari della proposta – durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”

La proposta di legge prevede un bonus da destinare agli under 35 con un reddito che non superi i 23mila euro ed è stata presentata lo scorso 13 ottobre: “Per le spese documentate connesse alla celebrazione del matrimonio religioso, quali la passatoia e i libretti, l’addobbo floreale, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, il servizio di acconciatura e il servizio fotografico – si legge nel testo depositato – a decorrere dal primo gennaio 2023, è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 20 per cento delle spese fino a un ammontare complessivo di 20.000 euro”. Da Palazzo Chigi però è già arrivata una reazione molto dura secondo cui questo bonus non sarebbe allo studio del Governo.

bonus matrimonio come funziona