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Lo zoo di Napoli replica al racconto della mamma con il bambino: “E’ difficile far capire ai nostri visitatori che il concetto di Giardino Zoologico”

Dopo la pubblicazione della storia della mamma allo zoo di Napoi con il bambino, maltrattata da un addetto, arriva la replica dello zoo di Napoli.

“Il bussare violentemente contro un vetro, tanto da richiamare l’attenzione di un animale in stato di quiete, è solo uno dei tanti atteggiamenti scorretti contro cui ogni giorno Lo Zoo di Napoli deve “lottare”.
E’ difficile far capire ai nostri visitatori che il concetto di Giardino Zoologico di oggi contrasta molto con quello passato di “Zoo-lager” in cui gli animali erano esclusivamente “oggetti da vetrina da mostrare”.
Gli ospiti del nostro parco hanno storie difficili, sono soggetti in parte recuperati, che vengono salvaguardati dai dipendenti tutti nei loro bisogni e necessità.
Sicuri nella buona fede del nostro staff e nella buona educazione di tutti gli addetti verso tutti i visitatori – anche quelli più irrispettosi nei riguardi degli animali – ci teniamo a precisare che è nostro DOVERE tutelare il benessere psico-fisico dei nostri ospiti.
Non avendo scimpanzè all’interno del nostro Giardino Zoologico, immaginiamo che i primati in oggetto di questo spiacevole evento possono essere a nostro avviso gli esemplari di gibboni (Siamango).
Il personale didattico, che si occupa di divulgare nozioni scientifiche e di far rispettare le norme comportamentali, segue corsi di formazione su come fronteggiare tutte le possibili dinamiche ed anche sul modo migliore di rapportarsi con qualunque tipo di visitatore.
Invitiamo tutti a conoscere da vicino la qualità del nostro lavoro quotidiano, non sempre facile, ma fatto sempre con amore verso i nostri ospiti umani e non.”