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Ho Visto la Maronna. Versione high tech

Un capolavoro di Luigi Grossi, dai Quartieri Spagnoli in processione a Biella con la benedizione del Santo Padre

Quando la materia diventa Arte e l’Arte diventa Filosofia, è il suo mantra. E’ uno sperimentatore, il maestro napoletano Luigi Grossi, noto per le sue creazioni astratte che realizza nel suo laboratorio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le sue grandi tele di colore hanno nomi evocativi. La serie metafisica “I colori del nulla” ha dato anima e corpo ai “Volumi del Nulla” che sono state esposte a Palazzo Reale.

Le tele dei Vesuvi da lui chiamate “Le comete vulcaniche” le abbiamo ammirate a Matera capitale della cultura 2019, le opere delle serie “Aria Seme Terra al Museo Pan. Ma è stato il lavoro “Infinito Variabile” a incuriosire il filosofo dell’Estetica Aldo Masullo, professore emerito della Federico II, che ha firmato la prefazione “Il Visibile e l’Invisibile” del suo ultimo catalogo.

La “Visioni” di Masullo partono dall’antica sapienza platonica: “L’invisibile che la pittura rende visibile, non è il “fuori” del mondo, ma al contrario è il suo “dentro”, la sua propria intimità che come tale non si trova mai platealmente esposta…”.
Poliedrico: Massimiliano Neri ha affidato al maestro anche il restyling del nuovo Kukai Iki ( che da via Nardones si è trasferito in Via Chiaia 148) e serve un food fusion d’arte.

Intanto con la benedizione del Papa la Madonna di Grossi è partita in processione da Napoli per il Santuario di Oropa a Biella. La Vergine indossa un suggestivo abito fatto di quadratini di plexiglass spruzzati di foglie d’oro. Dal Nord il ritorno a casa, alla Chiesa di Santa Brigida. E così sia.

pagina Facebook Januaria Piromallo