Un episodio di assoluta violenza ha coinvolto una ragazza a Napoli. Picchiata a schiaffi e botte e poi un tentativo di strangolamento per un episodio futile. La giovane lo scorso sabato 14 maggio intorno alle 17, nella zona del Borgo di Sant’Antonio Abate, è stata aggredita. Avrebbe pestato per sbaglio il piede a una coetanea di colore che si trovava con un’amica. Le scuse non sarebbero bastate a far scattare la violenza, prima verbale e poi fisica.
A denunciarlo il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde):
“Una violenza urbana fuori controllo – commenta Borrelli – sempre più imperante nelle strade di Napoli. In pochi secondi la vittima è colpita da schiaffi e pugni a raffica e una delle autrici del pestaggio le mette le mani alla gola tentando di strangolarla. Solo l’intervento dei presenti ha evitato il peggio, mentre le due ragazze si sono dileguate nei vicoli del borgo”. Sul luogo è giunta un’ambulanza che ha condotto la vittima a Villa Betania.
“Con l’aiuto dei tantissimi presenti a quell’ora al Borgo Sant’Antonio – aggiunge il consigliere ambientalista – bisogna risalire subito all’identificazione delle autrici dell’aggressione”. “Alla vittima – conclude – tornata ieri sera a casa, con una frattura alle costole e difficoltà a deglutire per i traumi, va la mia solidarietà augurandole di guarire presto”. “Hanno tentato di strangolarla – asserisce un commerciante del posto intervenuto in soccorso della vittima – e siamo intervenuti con alcuni presenti per evitare il peggio. È accaduto tutto nel giro di pochi secondi. Il tempo di notare il diverbio tra le tre ragazze ed è scattato subito il pestaggio. Nessun motivo razzista, si è trattato di un banalissimo pestone che capita spesso in un luogo sempre affollato come questo. Conosciamo la vittima ed è una bravissima ragazza, non avrebbe mai fatto nulla di offensivo per alcuno. Purtroppo è tornata sabato sera a casa da Villa Betania, dove era stata portata dal 118, con diverse ferite e tanto spavento. Speriamo di vederla al più presto ristabilita”.

