Un film che Totò avrebbe voluto realizzare, ma che mai riuscì a ultimare per i troppi impegni, diventa fumetto. Totò, l’erede di Don Chisciotte vive di nuova vita su carta grazio a Fabio Celoni, fumettista milanese. La sua passione per il simbolo di Napoli l’ha condotto a ideare e realizzare un progetto ambizioso capace di unire l’Italia da Nord a Sud.
Come un film, il fumetto uscirà in due tempi: il primo il 21 aprile per Panini Comics con Aldo Fabrizi a far da spalla a Totò; la seconda parte è invece in lavorazione. A Sky il fumettista ha raccontato: “Avevo saputo della sua esistenza navigando su internet, cercando qualcosa legato a Totò, e l’ho trovato su un libro di Anile (Alberto, critico cinematografico e giornalista, ndr). Così ho scoperto che negli anni ’40 un gruppo di soggettisti molto importanti si era messo al lavoro su questo film di cui non si sapeva quasi nulla: una parodia di Don Chisciotte. Così ho cercato di rintracciarlo e ce l’ho fatta”. Si fa dunque portavoce del Principe della Risata dando vita a un fumetto che cerca di riprendere il linguaggio dell’attore, regista e grande interprete del Novecento.
Una sorta d’omaggio al Principe della Risata: “Totò voleva fortemente girare questo film, e il mio regalo a lui, come ringraziamento per tutti quelli che ha fatto a me, voleva proprio essere quello di farglielo girare dopo tanti anni, non sullo schermo di un cinema ma sulla carta. E spero di esserci riuscito”. Un progetto dunque impegnativo, un’ambizione che il fumettista ha deciso di fare scontrandosi con una comicità iconica come quella di Totò, ma anche con una cultura molto diversa dalla sua. Lui milanese, Totò napoletano: “Io l’ho sempre sentito molto di casa, o forse mi sono sempre sentito molto legato a Napoli anche grazie a lui. Credo comunque che Totò sia universale, non esistono le barriere architettoniche o geografiche con lui, credo anzi che abbia unito l’Italia molto più che Garibaldi”. E come dargli torto?

