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L’azienda piemontese Cirio deve il suo successo a Napoli

Cirio è un’azienda italiana fondata a Torino nel 1856 dal piemontese Francesco Cirio che introdusse una particolare tecnica di conservazione in scatola (inventata da Nicolas Appert). L’idea vincente però fu dare credito a questa tecnica per la conservazione a lunga scadenza, ovviando ai problemi di reperibilità dei prodotti ortofrutticoli. Lo stabilimento di Torino avviò una grossa produzione che consentì l’esportazione dei prodotti in tutto il mondo.

Cirio

Dopo l’Unità d’Italia la società aprì una serie di stabilimenti nel Mezzogiorno, tra questi uno a Napoli nel quartiere di San Giovanni a Teduccio dove furono bonificate alcune aree agricole abbandonate ed altri a Castellammare di Stabia, Caserta e Salerno. La storia si lega quindi alla cittadina partenopea, fu proprio qui infatti che la Cirio ebbe il suo boom, nel 1900 nacque la “Cirio società generale conserve alimentari” e gli stabilimenti più importanti divennero proprio quelli napoletani. L’industria di San Giovanni a Teduccio fu eletta come sede nazionale dell’azienda fino agli anni ’80.

Dopo la morte del suo fondatore, la Cirio fu portata avanti da Pietro Signorini suo socio. Pietro con la sua scomparsa prematura lasciò poi l’azienda in eredità al fratello Paolo che consolidò l’immagine dell’azienda, espandendo il portafoglio prodotti, affermando il marchio in tutto il mondo.