Amore, tanto amore, lunedì mattina nella chiesa di Santa Maria della Sanità per salutare Lorenzo. Un giovane di 24 anni che ci ha lasciati, mentre si dedicava alla sua grande passione, la pesca subacquea.

Quello a cui abbiamo assistito lunedì nel cuore della Sanità, non è stato un funerale, ma un inno alla vita, alle emozioni e alle gioie e ai dolori di cui è composta. In tanti hanno voluto ricordare Lorenzo, l’amore per le sue passioni, il mare, la pesca subacquea, la boxe e la musica. In un modo fuori dal comune, come del resto lo era Lorenzo.
C’è chi ha parlato di attimi di felicità pura, quelli che Lorenzo cercava tenacemente ogni volta che si immergeva e che è riuscito a raggiungere, a vivere: “Mi auguro che ognuno di noi trovi il proprio posto nel mondo, dove toccare quel punto di felicità pura, che Lori ha vissuto in mare“.
Come ha ben detto un suo amico: “Lori era un fratello, un amico, un pescatore, un medico, un pugile ma anche un musicista“. E la musica arriva, dove la ragione non riesce. La musica apre orizzonti, illumina anche dove sembra che il dolore abbia spento ogni luce. Per Lorenzo lunedì c’è stata tanta musica, gli amici di una vita hanno cantato e suonato per lui, regalando emozioni e confortando chiunque fosse presente.
La messa in ricordo di Lorenzo è la conferma che l’amore batte il dolore, può ogni cosa, riesce a donare conforto e forza per vivere una simile perdita. E questo grande insegnamento l’hanno dato a tutti noi le persone a lui più care, la sua meravigliosa famiglia. Negli ultimi giorni per Lorenzo e per i suoi cari c’è stato tanto amore e forse questa è la dimostrazione più bella. Quella che più di ogni altra cosa, dà la certezza che Lorenzo continuerà a vivere nei sorrisi, nelle lacrime e nelle gioie di chi l’ha amato e di chi continuerà ad amarlo.
