Ci sarebbe una data della fine in Ucraina. E’ questa l’ultima indiscrezione resa nota dall’agenzia Adnkronos che riporta alcune fonti russe secondo cui il conflitto potrebbe cessare a fine aprile. Il motivo? Il 9 maggio c’è un’importante parata militare che starebbe molto a cuore Putin, dimostrazione della ‘potenza rossa’.
Quando finirà la guerra in Ucraina?
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ci sarebbe una “ragionevole speranza” che Putin abbia “interesse a far rientrare le truppe entro la fine di aprile”. Riuscirebbe così a celebrare la parata sulla Piazza Rossa che cade nel settantesimo anniversario della vittoria nella II Guerra mondiale sulla Germania nazista “celebrando i successi degli eroici militari russi”.
Il presidente russo oggi ha celebrato l’ottavo anniversario dell’annessione alla Crimea. Dunque il conflitto bellico potrebbe concludersi entro fine aprile. Chiaramente si tratta solo di un’indiscrezione che trova ragione nel fatto che: “Trovarsi il 9 maggio in piena guerra sarebbe un brutto colpo di immagine”. Dovrebbe essere questo il pensiero del leader russo che in quella data auspicherebbe a celebrare anche il successo sull’Ucraina. Una guerra il cui obiettivo, come ha spiegato lo zar, non sarebbe l’occupazione del Paese ma la sua “denazificazione”.
Putin e le armi nucleari
Intanto proprio nelle ultime ore il Pentagono ha reso noto un dossier in cui si evidenzia il fatto che se la guerra in Ucraina dovesse proseguire, essendo le forze militari russe in esaurimento, potrebbe esserci la possibilità che Putin decida di ricorrere al nucleare. “L’occupazione prolungata di parti del territorio ucraino minaccia di prosciugare le attrezzature convenzionali e di ridurre l’arsenale di armi russo, mentre le conseguenti sanzioni economiche probabilmente getteranno la Russia in una prolungata depressione economica e isolamento diplomatico. I continui contrattacchi ucraini – si legge in un rapporto – stanno costringendo la Russia a dirottare un gran numero di truppe per difendere le proprie linee di rifornimento sia di cibo che di carburante. Questo sta limitando gravemente il suo potenziale offensivo“.
