Pochi minuti fa Fabrizio Corona, ha postato alcune foto e dei video sul suo profilo Instagram, con il volto ricoperto di sangue. Nell video choc l’ex re dei paparazzi minaccia di uccidersi: “Mi taglio la vita”, urla e mostra il pavimento pieno di sangue.
Fabrizio Corona disperato, minaccia di uccidersi: “E’ solo l’inizio, davvero mi taglio la vita”
“È solo l’inizio. Quanto è vero Dio, sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna. Chiedo, sennò veramente mi taglio la vita, che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza e che guardi gli atti. Per me e per tutti i detenuti che da anni vivono ingiustizie”, minaccia Fabrizio, esasperato dalla lunga e frustrante situazione giudiziaria che vive ormai da anni.
Nel suo discorso, urlato nelle Storie Instagram, Corona si riferisce al sostituto Procuratore Antonio Lamanna che ha richiesto la revoca dei domicialiri, che gli erano stati concessi per motivi terapeutici nel dicembre del 2019, e al giudice Marina Corti che segue la fase di esecuzione pena.
La revoca è stata chiesta dopo una serie di infrazioni alle regole del regime speciale. Fabrizio scrive sui suoi social: “Per me e per tutti i detenuti che da anni vivono ingiustizie”.
Le parole dell’avvocato di Fabrizio Corona
“Le violazioni, ammesso che esistano e per me non esistono, non sono tali da sopravanzare l’importanza del percorso di cura che sta seguendo, fatto di relazioni di esperti che sono tutte positive, un percorso che se venisse interrotto significherebbe buttare via il lavoro fatto finora“. Così spiega l’avvocato Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona assieme al difensore Antonella Calcaterra, ha riassunto la linea portata in aula dalla difesa dell’ex agente fotografico per chiedere che possa proseguire con il differimento pena, ossia con la detenzione domiciliare per motivi terapeutici, mentre la Procura generale e un giudice hanno chiesto la revoca e il ritorno in carcere.
L’avvocato Chiesa confessa di essere molto preoccupato di un possibile ritorno in carcere di Fabrizio, ritenendolo controproducente alla luce del percorso terapeutico che il suo assistito ha iniziato. Sull’uso continuo dei social e sulle comparsate in tv l’avvocato Chiesa ha spiegato: “Non c’è scritto da nessuna parte che uno in detenzione domiciliare non possa andare in tv e usare i social, da quanto gli è stato inibito di andare in tv non ci va più, ma i social e la televisione sono il suo lavoro”.
